I robot moderni di nuova generazione continuano a sorprenderci grazie alle loro incredibili abilità.
Menti brillanti in arrivo da ogni parte del mondo sono riuscite ad insegnare alle macchine a compiere “azioni umane”. Dagli strumenti per la chirurgia alle implementazioni della meccanica, gli ingegneri hanno trovato il modo di spaziare e sperimentare.
Un articolo pubblicato recentemente su Science Advances ha presentato al pubblico un caso particolare. L’ideale di robotica presentato, ha la potenzialità per trasformarsi nella nuova generazione di macchine.
Vediamo insieme quali sono le caratteristiche e gli elementi distintivi di questi robot innovativi, cosa la scienza ha in serbo per il futuro.
Il lavoro sulla materia attiva
La proposta su un nuovo tipo di materiale arriva direttamente dall’Università di Bath.
Gli esperti contano di utilizzare la cosiddetta “materia attiva”. Questo termine specifico viene utilizzato per riferirsi ad un sistema in grado di utilizzare l’energia per muoversi e “cambiare”.
Difficile da immaginare vero?
Per darvi un’idea del meccanismo alla base della materia attiva, facciamo un piccolo esempio. Immaginate un foglio piatto formato da centinaia di minuscoli nano-robot. All’attivarsi di determinate situazioni, questi robot di nuova generazione potrebbero avere la capacità di unirsi per cambiare forma, trasformando il foglio in una palla o in qualsiasi altra cosa.
Robot che lavorano insieme
Rispetto a tutti i macchinari prodotti fino ad oggi, i mutaforma potrebbero cambiare del tutto il sistema.
Progettati per lavorare insieme, i robot mutaforma di nuova generazione sarebbero in grado di incarnare il detto “l’unione fa la forza” senza margine di errore. La soluzione prende ispirazione dai tessuti biologici, dove le cellule collaborano per raggiungere uno stesso scopo, quello di svolgere una determinata funzione.
L’idea che gli scienziati stiano effettivamente adattando questo sistema alla robotica è davvero sorprendente. Le possibilità che potrebbero aprirsi per la scienza sono innumerevoli, così come i possibili vantaggi.
Ciò che più di tutto ci dà da pensare, è l’approccio scelto per la costruzione dei mutaforma. Per la prima volta, infatti, la scienza concede alla natura un ruolo fondamentale nel processo di ispirazione. È un altro tributo alla biomimetica, sempre più battuta dalle ricerche.
I moderni scienziati hanno capito che tutto parte dalla natura, che da sola riesce a risolvere problemi all’apparenza impossibili. Prendendo ispirazione dai sistemi viventi è possibile realizzare qualcosa di assolutamente innovativo.
Nuova generazione, futuro migliore
In un futuro relativamente vicino, gli scienziati sperano che i robot di nuova generazione abbiano un totale controllo sulla loro forma, grazie all’utilizzo della materia attiva.
L’idea è quella di creare una nuova generazione di macchine, che ha tutte le potenzialità per rivoluzionare i metodi di somministrazione dei farmaci alle cellule.
Il Dr. Anton Souslov, autore dell’articolo da cui nasce questa discussione, ha rilasciato un commento al riguardo:
Questo studio è un’importante proof of concept e ha molte utili implicazioni. Ad esempio, la tecnologia futura potrebbe produrre soft robot di nuova generazione ancora migliori nel raccogliere e manipolare materiali delicati.
Finora, il team ha sviluppando teorie e simulazioni che supportano la loro argomentazione a favore della fattibilità del materiale. La fase successiva consiste nel certificare e validare le prime simulazioni.
Fonte di studio: Science Advances – Elastocapillarità attiva nei solidi molli con tensione superficiale negativa