Oggi l’intelligenza artificiale si basa su connessioni a server esterni per eseguire complesse elaborazioni: tutto il lavoro (o quasi) della ricerca punta a ridurre dimensioni e complessità del processo e dei processori. L’obiettivo? Creare “operatori” di intelligenza artificiale in grado di funzionare da soli, senza connettersi ad internet.
L’ultimo studio in questa direzione viene dall’Università della Florida e ve lo metto qui: mostra come ci sia margine per assistenti vocali, robotica ed altre applicazioni anche in luoghi remoti del pianeta (o su altri pianeti). Cervelli artificiali, autonomi e in trasferta!
Studenti senza maestri
Oggi robot e reti neurali hanno nuove esigenze. Hanno bisogno di qualcuno che dica loro quale compito devono svolgere in un ambiente. Nel prossimo futuro ci saranno diversi robot che avranno capacità autonome di apprendimento, senza alcuna supervisione.
Pensate ad attività come quelle di localizzare e salvare persone intrappolate in luoghi lontani. O monitorare costantemente un numero gigantesco di dati (ad esempio le condizioni di salute di milioni di anziani) per richiedere autonomamente un intervento in caso di emergenza.
Memristori: cervelli portatili in prima linea
L’informatica ispirata alla struttura del cervello è cresciuta moltissimo negli ultimi anni: ciò nonostante, la ricerca fa fatica a sviluppare circuiti “neuromorfici” complessi (anche detti memristori) con materiali standard.
I “mini cervelli portatili” sviluppati dall’UCF sono attualmente i più affidabili: daranno il via alla svolta?
Sarebbe interessante vedere un dispositivo basato sui memristori che potrebbe svolgere la stessa funzione di un operatore AI: in altre parole, come detto, un dispositivo in grado di imparare e lavorare da solo senza connettersi a Internet.
I ricercatori prevedono che questi chip saranno utilizzati nelle tecnologie di massa entro il prossimo decennio. Nel loro paper sono contenuti già i prossimi passi per lo sviluppo ulteriore di questa tecnologia, che oggi ha già dell’incredibile.
Fonte: https://www.ucf.edu/news/ucf-researchers-create-brain-like-devices-to-enable-ai-in-remote-regions-and-space/