Un team del MIT in partnership con l’azienda biotecnologica Frequency Therapeutics sostiene di aver sviluppato un nuovo tipo di terapia rigenerativa che potrebbe curare la perdita dell’udito senza bisogno di apparecchi acustici o impianti cocleari.
Nello specifico, i ricercatori hanno scoperto una nuova tecnica per incoraggiare la crescita delle cellule ciliate nella coclea utilizzando tipi specifici di cellule umane note come cellule progenitrici.
Le cellule ciliate sono un po’ il microfono del nostro orecchio interno. Ci permettono di sentire, ma muoiono col tempo o quando sono esposte a rumori forti. Di solito non si rigenerano da sole, ma permettere al tuo orecchio di farne crescere di nuove potrebbe aiutarti a sentire di nuovo, senza indossare apparecchi acustici o altro.
Gli esperimenti
Nei test effettuati, i ricercatori sono stati in grado di migliorare la capacità dei partecipanti allo studio di sentire il parlato. Anche se può sembrare un punto di partenza “prudente”, c’è una solida ragione per farlo.
Chris Loose, co-fondatore e CEO di Frequency, la spiega in poche parole: “La percezione del parlato è l’obiettivo numero uno per migliorare l’udito, ed è anche il desiderio più comune che i pazienti ci manifestano”.
Alcuni di questi miglioramenti dell’udito persistono da quasi due anni, secondo l’azienda.
Addio apparecchi acustici?
Il trattamento funziona iniettando alcune molecole nell’orecchio interno che trasformano le cellule progenitrici esistenti in altre cellule, in grado di far crescere cellule ciliate all’interno della coclea.
La terapia è anche meno complicata delle terapie geniche convenzionali, che richiedono la riprogrammazione delle cellule del paziente in laboratorio.
Il team spera che la loro nuova tecnica per recuperare l’udito senza apparecchi acustici possa avere effetti duraturi nel prossimo futuro. Per questo ha dato il via alla prossima fase di trial che coinvolgerà 124 volontari.
“Non sarei sorpreso se in 10 o 15 anni,” dice l’altro co-fondatore Jeff Karp, “l’evoluzione di questi metodi renderebbero l’inversione della perdita di udito simile alle operazioni per correggere la miopia. Si entra in un centro e dopo una o due ore si ritrova la vista senza occhiali”.
Una prospettiva che “suona” davvero interessante, no?