È un mutamento ormai acclarato, quello che investe il mondo del lavoro. Tra la tensione delle aziende verso una gestione diversa delle risorse, e quella dei dipendenti verso una gestione diversa del rapporto con il tempo libero, tutto è immerso in una grande transizione.
Cosa ci porterà nel prossimo futuro, e negli anni successivi, questo cambio di paradigma? Sappiamo che influenzerà le caratteristiche, i processi, le tempistiche e anche gli stessi luoghi di lavoro. A proposito di luoghi: a cosa pensate se dico “Venezia”? Chi non vorrebbe viverci e lavorarci, almeno per un periodo?
È il cuore di un progetto pilota interessante, tuttora in fase di svolgimento: si chiama Venywhere, ed è supportato dalla tecnologia Cisco.
Cittadini temporanei
Dallo scorso mese un “team” di 16 lavoratori volontari (come li capisco!) della regione Cisco Sud Europa (Italia, Spagna, Francia e Grecia) si è trasferito a Venezia. Vive lì, e nel frattempo cerca di capire come persone, imprese e gruppi di lavoro possono organizzarsi meglio con il lavoro del prossimo futuro.
Non è una trasferta tout court. Questi “fiòi digitali” fanno di tutto nella Serenissima. A partire dal loro normale lavoro, supportati dagli strumenti tecnologici della multinazionale americana. Partecipano ovviamente anche al progetto, in collaborazione con un team di ricerca dell’Università Ca’ Foscari, per individuare e perfezionare il lavoro ibrido. Non contenti, danno anche una mano alle comunità locali con progetti di impegno sociale su gruppi ambientali, sviluppo economico generato dal lavoro ibrido e dalla circolarità e altre iniziative. A parte tirare di gondola, praticamente fanno tutto: a guardarli bene, sembrano anche già un po’ veneti d’accento.
Una cittadinanza “temporanea”, che durerà 3 mesi e aiuterà a definire meglio i confini della futura cittadinanza digitale. Ed è bello vedere come questo progetto abbia scelto di nuovo una città millenaria in grado di interagire con la contemporaneità e il futuro. Dai droni per le consegne di farmaci nelle isole veneziane al lavoro intenso per trasformare il trasporto lagunare in modo elettrico e sostenibile, Venezia col futuro ha sempre un conto aperto.
Venezia, il lavoro e tu
“Le nostre persone in Cisco sperimentano la collaborazione e il lavoro remoto da oltre un decennio: ora con questo progetto pilota all’interno di Venywhere vogliamo fare un passo in più”, spiega l’AD di Cisco Italia, Gianmatteo Manghi.
“Il modo in cui pensiamo al lavoro è profondamente cambiato”, gli fa eco Chuck Robbins, Chair e CEO di Cisco.
“Le aziende devono riconoscere che se vogliono attirare i talenti e mantenere i migliori dipendenti, devono fornire situazioni di lavoro ibride. Devono anche considerare come interagiscono il luogo di lavoro, la produttività e il benessere dei dipendenti. La nostra partnership con Venywhere ci permette di ottenere ‘sul campo’ prove concrete di come si può realizzare tutto questo”.
Chuck Robbins
Che dire: se questi piccoli pionieri aiuteranno le aziende a far loro capire che il luogo di lavoro, per tante professioni, non è importante quanto il benessere dei lavoratori, per me i volontari di Venywhere meritano tutti gli onori della cronaca, e un carro al prossimo Carnevale.
I xe beli!