Checché ne dica Elon Musk, il pensiero di morire può essere terribile. Sappiamo tutti che un giorno accadrà, ma questo non rende più facile pensarci. Di conseguenza, molti di noi preferiscono non farlo, non parlarne e non pianificare.
Questo ci aiuta a vivere meglio, non c’è dubbio, ma spesso può lasciare i familiari di chi muore in una situazione difficile: la pianificazione del funerale, la gestione di mutui o utenze in sospeso, eventuali polizze sulla vita e altro.
In un mondo nel quale tutto pianificato o pianificabile, prima o poi sarebbe stata sviluppata anche un’app per pianificare la morte: e così è stato.
Bereev, concentrarsi sul lutto e non sulla logistica
“Ho perso entrambi i miei nonni e ho visto con i miei occhi le conseguenze di una morte sulle persone lasciate”, dice Izumi Inoue, fondatrice dell’app di pianificazione del fine vita Bereev. Una circostanza che non di rado causa attrito e nuovi traumi: talvolta fa a pezzi le famiglie.
Per affrontare questa eventualità, l’app guida l’utente attraverso il processo di pianificazione della sua morte. Lo aiuta a mettere in ordine i suoi affari in modo che i propri cari possano solo concentrarsi sull’estremo saluto, e non sui problemi logistici ed economici che questo comporta.
Come funziona Bereev, l’app per la pianificazione della morte
Dopo la registrazione, l’app permette di caricare in cloud documenti importanti in una sorta di “caveau” sicuro in cloud. Quali documenti? Testamento, informazioni bancarie, o istruzioni per i propri cari: il tipo di funerale che si desidera, chi dovrà prendersi cura degli animali domestici eccetera.
C’è perfino la possibilità di creare messaggi di testo, audio o video che verranno inviati ad amici e familiari specifici dopo la tua morte .
Quando è tutto pronto, si potranno designare uno o più “aiutanti” per l’account. Queste persone saranno responsabili di informare Bereev della morte dell’utente: una volta confermata, l’app garantirà loro l’accesso alle istruzioni o ai documenti specifici da consultare.
Un trend tecnologico in crescita
Sarà il desiderio inconscio di “restare connessi” in ogni modo, anche dopo la morte, o l’ansia di controllare tutto, ma la pianificazione tecnologica del fine vita è un trend in crescita.
Bereev non è l’unica startup ad aver pensato ad una soluzione: ce ne sono altre che affiancano l’utente in diversi modi, dalla creazione del testamento alla garanzia che un abbonamento venga annullato dopo la propria morte.
Ci sono anche servizi che vanno oltre un’app: aziende che offrono supporto tramite chat o telefono, come una chiamata Lantern: una sorta di “Death Planner”. Non pianifica matrimoni, ma funerali.
La stessa identica cosa, per chi vuole avere tutto in ordine.