Il board scientifico di Tesla (un Think thank con sede in Canada) ha pubblicato un paper che fornisce i dettagli di design per batterie che potrebbero durare addirittura un secolo.
Il trasporto elettrico viene promosso sempre di più come mezzo per ottenere gli obiettivi di riduzione delle emissioni di carbonio fissati dai governi. Per garantire che ciò avvenga, i Paesi devono rivolgersi alle fonti di energia rinnovabili e i produttori di veicoli elettrici devono assicurarsi che i veicoli non creino nuovi problemi.
Cosa dice il super esperto di batterie
Tesla, l’azienda che (usando le parole del suo CEO Elon Musk) ha “reinventato l’auto elettrica” ha iniziato a collaborare con uno dei massimi esperti mondiali di tecnologia delle batterie: Jeff Dahn. Se non lo conoscete e non avete voglia di googolare, sappiate che Dahn è uno dei pionieri delle batterie agli ioni di litio (che oggi sono ovunque).
Dahn è professore alla Dalhousie University di Halifax, in Canada. Per sfruttare le sue conoscenze nel settore, Tesla gli ha praticamente costruito un dipartimento di ricerca addosso. Non mi sorprende, se considerate che quest’uomo è esattamente la ragione del successo delle batterie al litio. Dahn le ha rese “utili”, commerciabili. Un successo travolgente: e ora il super esperto sta lavorando per aumentarne la densità e la durata.
Qual è la densità di energia di una batteria?
La densità energetica di un carburante è la quantità di energia che può essere immagazzinata in un’unità di volume. Questo aspetto è rilevante per un veicolo elettrico, poiché influisce sulla distanza che può percorrere. Una batteria con una densità di energia inferiore avrebbe bisogno di un pacco batterie più grande per raggiungere la stessa distanza di una con una densità di energia superiore. Una batteria con una densità energetica maggiore occuperebbe meno spazio nell’auto, togliendo anche l’ansia sull’autonomia del veicolo.
Vale la pena notare che i combustibili fossili, come la benzina, sono i più densi di energia conosciuti dall’uomo. Le batterie create dall’uomo hanno una densità cento volte inferiore a quella dei combustibili fossili. Ciononostante, l’effetto dei combustibili fossili sul clima è troppo grave per essere ignorato e dobbiamo lavorare per migliorare la tecnologia delle batterie attualmente in uso.
Dahn ha lavorato in questo settore già molto di recente, e ha già dato molti brevetti e ricerche a Tesla. Un recente articolo sul Journal of The Electrochemical Society offre dettagli su innovative batterie che possono essere molto superiori a quelle attuali.
L’articolo prosegue parlando della chimica delle batterie a base di nichel, che aggiunge una maggiore densità energetica all’equazione e consente una maggiore autonomia alle auto elettriche. Batterie con una potenziale durata incredibilmente maggiore di quelle agli ioni di litio. Il paper esamina il caso “limite” di una batteria utilizzata alla temperatura costante di 25 gradi: durerebbe anche oltre 100 anni. Una strada promettente, che nell’immediato aumenterà in ogni caso le performance.
In passato, le batterie al nichel contenevano cobalto. Le preoccupazioni legate al suo utilizzo hanno “costretto” i ricercatori a trovare e testare soluzioni e batterie che non prevedessero cobalto ma nichel: un gran bel colpo, quando si dice che “la necessità aguzza l’ingegno”, no?
Vista la situazione è ovvio che Tesla abbia recentemente deciso di aumentare la sua cooperazione con il gruppo di Dahn fino al 2026. Sono certo che nel prossimo futuro l’azienda di Musk fisserà nuovi standard alzando ulteriormente l’asticella.