Questa settimana un’equipe medica ha somministrato al primo paziente di un piccolo studio clinico una terapia sperimentale contro il cancro. Si tratta di un approccio che sfrutta un nuovo tipo di alleato: un virus oncolitico ingegnerizzato per colpire specificamente le cellule tumorali, aumentando contemporaneamente la risposta immunitaria al cancro.
I destinatari di questo nuovo protocollo saranno i pazienti affetti da tumori solidi in stato avanzato.
Un virus che uccide il cancro
Il virus CF33-hNIS, chiamato anche Vaxinia, è stato creato dai ricercatori del City of Hope National Medical Center in California. Ora è sviluppato congiuntamente con la società Imugene Limited.
Il Vaxinia è un virus oncolitico, cioè colpisce e attacca le cellule tumorali. Per oltre un secolo, i ricercatori hanno sperato di utilizzare questo tipo di virus per distruggere direttamente le cellule tumorali, ma senza successo. Di recente, però, alcuni team hanno adottato un approccio diverso: opportunamente modificato, CF33-hNIS non solo distrugge le cellule cancerose, ma le induce anche a “svelarsi”, diventando più riconoscibili e vulnerabili per il nostro sistema immunitario.
I ricercatori ritengono che questo approccio consentirà anche ai farmaci che potenziano la nostra risposta immunitaria alle cellule tumorali di avere più successo, specie contro i tumori solidi difficili da colpire.
L’immunoterapia è un gruppo di terapie che mirano a potenziare la risposta immunologica dell’organismo. Nei primi esperimenti su animali e in laboratorio il virus ha ridotto tumori del colon, del polmone, del seno, delle ovaie e del pancreas.
“È il momento di potenziare ulteriormente l’immunoterapia e crediamo che CF33-hNIS abbia il potenziale per aiutare i nostri pazienti nella loro battaglia contro il cancro”, dice Daneng Li, ricercatore capo dello studio, assistente professore del dipartimento di City of Hope di oncologia medica e ricerca terapeutica.
Virus oncolitico, i prossimi passi
In questo studio di Fase I, Vaxinia sarà somministrato a 100 pazienti con tumori solidi avanzati o metastatici, precedentemente sottoposti ad almeno altre due terapie. I gruppi di trattamento riceveranno Vaxinia da solo o in combinazione con pembrolizumab, un farmaco immunoterapico.
Lo studio di Fase I è progettato per valutare la sicurezza e il dosaggio ottimale di una terapia sperimentale con il virus oncolitico. I ricercatori controlleranno se i pazienti rispondono a Vaxinia, se i loro tumori progrediscono e il loro tasso di sopravvivenza nei prossimi anni: dati che sosterranno (o bloccheranno) le prossime fasi della ricerca clinica.
Il processo dovrebbe essere completato entro l’inizio del 2025.