Ecco un’invenzione che potrebbe aiutarci ad aumentare l’efficienza delle nostre infrastrutture di produzione di energia. Eel Energy, startup francese con sede a Parigi, sta sviluppando un dispositivo davvero promettente per produrre energia: si tratta di una speciale turbina a flusso di marea che può funzionare sia nel mare che in un semplice fiume.
Una turbina a flusso di marea ‘biomimetica’, perchè con il suo movimento sembra una creatura sottomarina, ed in effetti ricava energia proprio imitando le specie marine. Il tutto senza produrre inquinamento di alcun tipo, atmosferico o acustico, in perfetta armonia con le creature che dovessero convivere con lei sott’acqua.
Più efficiente delle tradizionali turbine a flusso di marea
La turbina a flusso di marea di Eel Energy ha una membrana che oscilla in risposta alla pressione dell’acqua. Il movimento viene trasformato in elettricità grazie a una rete di cavi elettrici e sensori.
Secondo le dichiarazioni di un rappresentante dell’azienda, la loro tecnologia biomimetica raggiunge una maggiore efficienza energetica rispetto alle tradizionali turbine a flusso di marea. Per un motivo semplice: un po’ come capita con i pannelli fotovoltaici la cui efficienza dipende dall’intensità dell’irraggiamento solare, l’efficienza delle tradizionali turbine dipende dalla portata dell’acqua.
Non di questa.
La turbina a flusso di marea di EEL Energy ottimizza il trasferimento di enrgia mediante l’interazione tra il fluido e la sua forma, che induce l’ondeggiamento della membrana.
I vantaggi di questa tecnologia ‘biomimetica’
- Possibilità di alte potenze 10MW.
- Nessun problema di cavitazione.
- Ingombro ridotto rispetto alla potenza catturata.
- Orientamento automatico in base alla corrente, cattura il 100% della corrente.
- Alta densità di parchi con turbine di marea.
- A partire da una bassa velocità del fluido (0,7 m/s).
- Possibilità di installazione vicino alla costa (bassa profondità).
- Si adatta alla velocità della corrente per un funzionamento ottimale.
- Molti potenziali usi.
- Nessun limite di Betz, che limita il recupero dei sistemi di propulsione.
Per questo funziona anche con un basso flusso
Secondo Franck Sylvain , fondatore della start-up, la membrana si attiva quando la corrente d’acqua raggiunge meno di 1 metro al secondo (1 m/s). Il funzionamento ottimale si ottiene a partire da 2,5 m/s. Per capirci, una tradizionale turbina a flusso di marea richiede almeno una portata da 4 a 5 m/s per produrre elettricità.
Data la sua capacità di operare con una corrente a bassa intensità e di non minacciare fauna e flora degli ambienti acquatici, questa turbina biomimetica può essere installata praticamente ovunque.
Ondeggia sotto la pressione del liquido e trasforma questo movimento in energia.
Turbina a flusso di marea: test davvero interessanti
È almeno un paio d’anni che Eel Energy testa questa tecnologia biomimetica . Tra le varie prove di utilizzo (turbine abbinate a generatori di energia elettrica) uno ha avuto luogo in un bacino sperimentale, Boulogne-sur-Mer.
In due distinte sessioni a distanza di qualche mese, la turbina a flusso di marea della startup francese ha raggiunto prima una potenza di 1kW, poi di 4kW.
Per tutti quelli del “tutto e subito”, del “eh, ma è ancora poco”. Non scoraggiate chi ci sta provando, e date un’occhiata a questo video!