Il materiale termoelettrico (TE) può interconvertire calore ed elettricità. Questa caratteristica ha dato vita a tecnologie incredibili come i generatori di energia per l’esplorazione spaziale. Soprattutto presenta un enorme potenziale per il recupero del calore di scarto. Una buona opportunità per la transizione verde: se potrà essere usato su grandi superfici senza perdere efficienza, il materiale termoelettrico potrebbe dare un’enorme spinta al settore solare.
Ora, i ricercatori del KTH Royal Institute of Technology di Stoccolma hanno sviluppato una importante innovazione. Si tratta di un promettente rivestimento termoelettrico: un vero ‘inchiostro’ per dispositivi che generano calore inferiore a 100 gradi Celsius.
Un inchiostro termoelettrico
La ricerca (ve la linko qui), è stata guidata da Muhammet Toprak, professore di chimica dei materiali presso KTH. Il focus? La progettazione e lo sviluppo di materiali termoelettrici ibridi per operazioni a temperatura ambiente. Ogni dispositivo testato ha integrato il materiale termoelettrico con semiconduttori a stato solido.
I risultati forniscono un metodo a basso costo per produrre e applicare rivestimenti TE su larga scala. Secondo i ricercatori, il rivestimento termoelettrico può essere utilizzato per creare elettricità da qualsiasi superficie che disperda calore. Potrà essere particolarmente utile per tante applicazioni. Anzitutto per le tecnologie flessibili di recupero dell’energia che devono operare su un’ampia area, come i dispositivi medici personali e l’Internet of Things.
Nuove consapevolezze e più energia
La ricerca svedese fa progressi anche nell’acquisizione di una migliore comprensione delle capacità e dei limiti dei materiali usati per la progettazione di questa nuova era del “termoelettrico ibrido”.
“A breve termine,” afferma Toprak, “ci sarà un impatto tangibile sull’IoT e su altre applicazioni a basso consumo. Nell’elettronica indossabile un inchiostro termoelettrico potrebbe perfino arrivare a sostituire le batterie”.
A lungo termine, lavorando su mix più sostenibili di materiale termoelettrico e biopolimeri (come cellulosa e lignocellulosa, o materia vegetale), l’uso di questa tecnologia in vaste aree avrà un impatto enorme.
Sarà un mezzo complementare di raccolta (o recupero) dell’energia. Non vedo l’ora di apprezzarne le prime applicazioni!