Tutti prima o poi abbiamo preso un aereo in classe economy. Per questo sappiamo che i viaggi aerei con poco spazio possono essere parecchio problematici. Che si può fare a parte camminare come ergastolani durante l’ora d’aria lungo il corridoio centrale? Niente. Si resta quasi sempre seduti, schiacciati tra chi ci sta davanti e le ginocchia di chi ci sta alle spalle. Praticamente l’inferno, ma con il check-in.
Consolatevi: potrebbe peggiorare.
L’ingegnere Alejandro Núñez Vicente sostiene di aver scoperto la soluzione adatta. Un sistema per rendere più piacevoli i viaggi aerei in classe economica (con la stessa redditività per le compagnie aeree). Signori, ecco la “Chaise Longue Economy Seat” (se volete più specifiche, le trovate qui).
A che serve questa invenzione?
In un’intervista con CNN Travel, Vicente parla della sua invenzione come un modo per “cambiare i posti in classe economica per il miglioramento dell’umanità”. Progetti piuttosto ambiziosi, anche per un giovane di belle speranze.
Certo, la sua “Chaise Longue” ha ottenuto una nomination ai Crystal Cabin Awards, uno dei più grandi premi al mondo dell’aeronautica, e diverse aziende del settore sarebbero pronte a investire denaro nel concept. Però, però.
In cosa consiste la “Chaise Longue Economy”
Dalle prime foto dei prototipi sembra che questa nuova seduta sia composta da sedili a due livelli e sfalsati. Gli appoggi per le gambe della fila “alta” si aprono in avanti, mentre quelli della fila “bassa” si trovano sotto la fila superiore.
I sedili sarebbero disposti in una fila sfalsata che offre più spazio, pur mantenendo lo stesso numero di posti a disposizione dei passeggeri. Chiaramente questa soluzione richiede la “scomparsa” delle classiche “cappelliere” per il bagaglio a mano (con il loro spostamento sotto il sedile di ogni passeggero).
Che ve ne pare dei viaggi aerei “soppalcati”?
Onestamente: il concept ha un senso, ma mi fa un po’ orrore. Se prima i passeggeri sembravano solo “schiacciati”, ora mi sembrano polli di batteria. E volare con un tizio sopra la testa non è il massimo, specie per chi è già teso o ha un principio di claustrofobia.
L’idea che i viaggi aerei possano (e se possono, lo faranno) diventare alveari umani non mi entusiasma. Mi auguro che il futuro non sia questo, e faccio appello su un fattore che sembra essere stato trascurato: quello della sicurezza.
Come si fa per l’evacuazione di emergenza? Ho idea che alzarsi rapidamente da queste “sdraio” non sia propriamente una passeggiata.
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