C’era una volta “Una notte da leoni”, uno tra i film che mi ha fatto più ridere di gusto e senza pensieri. C’era una volta e potrebbe non esserci più, dopo che un’azienda svedese chiamata Myrkl ha lanciato in UK una pillola contro la sbornia.
E funziona eccome. L’azienda dice che riduce fino al 70% dell’alcol nel flusso sanguigno dopo appena 60 minuti. In altri termini? Tu bevi mezzo litro di vodka al 40% di alcol, prendi questa pillola anti sbornia e solo 6ml di alcol entreranno nel sangue. L’equivalente di un bicchierino.
È la differenza tra uno che vuole divertirsi con attenzione ed un ubriacone. Mica poco. E questa riduzione della quantità di alcol assorbita dall’organismo si rispecchia ovviamente in una riduzione anche degli effetti a breve termine dell’alcol. Primi fra tutti, l’euforia e la riduzione dell’ansia. O l’abbandono dei freni inibitori.
Rimedi alla sbornia, come è fatta la pillola di Myrkl?
Gli svedesi produttori di questo integratore raccomandano l’assunzione di due pillole da una a 12 ore prima dell’assunzione di alcolici.
Nelle pillole ci sono due batteri intestinali, bacillus subtilis e bacillus coagulans, derivati dalla crusca di riso fermentata. Sono loro che fanno il “miracolo”, scomponendo naturalmente l’alcol in acqua e anidride carbonica. Il rivestimento delle pillole protegge i batteri dagli acidi dello stomaco e li fa arrivare a destinazione dove faranno il loro lavoro, proprio lì, nell’intestino.
Funziona davvero, a parte i proclami? Questa roba può prevenire davvero i postumi di una sbornia? Vediamo un po’.
Gli effetti disidratanti dell’alcol sono i principali responsabili dei postumi della sbornia: sono loro a indurre mal di testa. Il malessere e la nausea, invece, derivano dall’impatto sullo stomaco. Entrambi gli effetti possono essere ridotti, certo, ma è la tempistica che fa la differenza.
Lo studio alla base delle pillole
Le prove esibite da Myrkl si basano su uno studio scientifico che vi linko qui. A 24 giovani adulti sani (e bianchi, non so perchè) è stato chiesto di assumere due compresse di Myrkl o un placebo, ogni giorno per sette giorni. È stata quindi data loro una piccola quantità di alcol (tra 50 e 90 ml) in base al loro peso. Il loro livello di alcol nel sangue è stato testato per le due ore successive.
I ricercatori hanno scoperto che entro i primi 60 minuti, la quantità di alcol nel sangue era inferiore del 70% in coloro che ricevevano Myrkl rispetto alla pillola fittizia.
È uno studio ben progettato, inclusa l’assegnazione casuale di persone ai gruppi di Myrkl o placebo, eppure ci sono 3 elementi che non tornano e che mi fanno dubitare dei reali effetti anti sbornia.
Primo, i ricercatori hanno riportato solo i risultati di 14 dei 24 esaminati perché all’inizio dieci avevano livelli di alcol nel sangue più bassi.
Secondo, i risultati variavano tra le diverse persone, il che riduce l’accuratezza dello studio.
Terzo, i ricercatori hanno testato 7 giorni di trattamento e poi somministrato un solo drink, ma ora dicono che basta l’assunzione di 2 pillole per bere qualsiasi quantità di alcol.
Domande senza risposta
La pillola funziona nelle persone meno giovani? Meno sane? Meno “bianche”? Ci sono differenze nell’effetto della pillola tra uomini e donne? Che succede quando cibo e alcol vengono presi insieme? Qual è l’interazione con i farmaci?
Malattie e stile di vita, lo sappiamo, cambiano i batteri del nostro intestino. Anche età, peso, sesso hanno un’influenza. Sono tante le cose che potrebbero modificare l’effetto degli “amici batteri” di questa pillola anti sbornia.
Certo, è allettante (specie per gli inglesi, che consumano pinte di birra a fiumi) l’idea di una pillola che prevenga tutti i postumi di una sbornia. Finchè non ci saranno risposte particolarmente convincenti, però, il mio consiglio è di adottare una cura che batte tutte le altre: bevete di meno.
Oppure fatemi divertire con un altro film in cui vi svegliate senza un dente e con una tigre in bagno.