Celle solari trasparenti per convertire finestre, serre, pannelli di vetro e altre superfici in tecnologie per accumulare energia fanno un altro grosso passo avanti verso la realtà.
I ricercatori della Tohoku University in Giappone hanno sviluppato una cella solare quasi invisibile. La cella solare è composta da ossido di indio-stagno (ITO) come elettrodo trasparente e disolfuro di tungsteno (WS2) come strato fotovoltaico. Secondo lo studio pubblicato sulla rivista Scientific Reports (ve lo linko qui), questo nuovo dispositivo è in grado di raggiungere una trasparenza fino al 79%.
Una trasparenza del 79% non è roba da poco
Nonostante i recenti sviluppi con perovskite (ne abbiamo parlato di recente) e semiconduttori organici, la trasparenza media visibile di questo tipo di celle solari è inferiore al 70%. La sfida di creare celle solari più trasparenti, comunque, non influirà solo sull’aspetto estetico dei dispositivi.
I ricercatori dell’istituto scientifico giapponese hanno calcolato che una cella solare di 1 cm² con un valore estremamente elevato (79%) di trasmissione media visibile potrebbe aumentare la sua potenza totale fino a 420 picowatt. Vi sembra poco? Non lo è. Studi come questo potrebbero portarci a pannelli solari trasparenti con applicazioni di vastissima portata.
Le possibili applicazioni sono pressoché infinite
Nel mondo ci sono decine e decine di miliardi di metri quadri di superfici in vetro. Dagli schermi dei cellulari ai grattacieli passando per il lunotto delle automobili e perfino gli occhiali da sole. La quantità di elettricità che potrebbe essere generata è praticamente immensa.
Certo, serviranno ancora altre ricerche per sviluppare ulteriormente la tecnologia, ma potrebbe seriamente valerne la pena. Riuscire a produrre dispositivi dotati di trasparenza e capacità di raccogliere energia potrebbe avere un impatto molto, molto significativo sul fabbisogno energetico mondiale.
Non vedo l’ora di vedere in giro queste celle. Anzi: non vedo l’ora di guardare attraverso di loro!