Che siate in un ristorante o in un supermarket laggiù, il 90% del cibo fresco disponibile a Dubai è importato dall’Europa o da altri paesi. Oggi arriva una importante inversione di tendenza: Emirates Flight Catering sta collaborando con l’azienda Crop One per creare un’enorme fattoria verticale di oltre 3000 metri quadrati dove verranno coltivati lattuga, rucola, spinaci e verdure miste.
Denominata ECO-1, l’azienda agricola utilizzerà il 95% in meno di acqua rispetto a quella necessaria per la coltivazione di verdure in un campo, e non richiederà pesticidi né erbicidi dato il suo ambiente controllato.
Illuminazione, umidità e nutrienti forniti ai prodotti saranno tutti monitorati e regolati da un’intelligenza artificiale all’interno della fattoria verticale e, nonostante questa tecnologia sia piuttosto costosa, la grande produzione di prodotti (per l’equivalente di circa 2,5 milioni di euro all’anno) compenserà rapidamente l’investimento.
Sarà boom di “oro verde”, e questa fattoria verticale è solo l’inizio
Grazie al piano Green Economy for Sustainable Development, probabilmente nei prossimi anni assisteremo ad un vero e proprio boom di fattorie verticali nell’area degli Emirati. E non è escluso che cresceranno tutte in abbinamento a tecnologie rinnovabili che ne alimenteranno il funzionamento. L’obiettivo? Surclassare l’attuale predominio di Singapore sul tema dell’agricoltura indoor.
Il governo di Abu Dhabi ha già investito 100 milioni di dollari nell’agricoltura indoor. Il nucleo principale del finanziamento sosterrà una struttura di ricerca locale incentrata sullo sviluppo di nuove tecniche e tecnologie agricole.
In estrema sintesi: negli anni ’60 il boom dell’oro “nero” è stato il Big Bang per tutta l’enonomia di quell’area. Le enormi risorse e ricchezze accumulate ora rappresentano un vantaggio competitivo che sarà sfruttato per adattarsi ai cambiamenti necessari, transizione energetica su tuttti.
Riusciranno gli Emirati Arabi a diventare leader anche nell’oro “verde”? Ho i miei dubbi e non lo so (come sempre), ma apprezzo il tentativo. Al resto penserà una sorta di “evoluzione naturale”, che sembra dire insieme al nostro pianeta “diventa verde, o muori”.