Dal prossimo mese, la Svizzera inizierà la costruzione della sua rete di trasporto merci sotterraneo e autonomo, che ha ricevuto l’approvazione finale da parte del legislatore del Paese alla fine dello scorso anno.
Il progetto da 3,4 miliardi di dollari, denominato Cargo sous terrain (CST), utilizzerà tubi di carico sotterranei con carrelli di consegna automatizzati per trasportare merci tra le città svizzere alla velocità di circa 30 km/h (18,6 m/ph).
Una metro “merci”
La particolarità del sistema CST sarà l’utilizzo della rete metropolitana. Questo permetterà alla nazione elvetica di ampliare il proprio sistema di trasporto merci senza dover costruire nuove strade o reti ferroviarie, che stanno già raggiungendo i limiti di capacità.
I tunnel adibiti al trasporto merci richiederanno meno spazio e potrà funzionare, come detto, a velocità inferiori rispetto ai treni passeggeri. Alla fine, il CST dovrebbe ridurre il numero di autocarri pesanti sulle strade svizzere fino al 40%.
L’interessante ed intelligente sistema di trasporto può funzionare anche per trasportare alimenti e merci refrigerati con appositi veicoli compatibili. E all’interno dei tunnel è possibile sistemare altre tubature pneumatiche, più piccole e veloci, per il trasferimento rapido di articoli più piccoli.
La roadmap per il sistema autonomo di trasporti sotterranei
La fase 1 del piano per questi trasporti prevede la costruzione di una prima sezione lunga 70 km (43,4 miglia) che andrà da Zurigo alla cittadina di Härkingen-Niederbipp, nella parte occidentale del paese. La deadline? Entro il 203. Il resto della rete, invece, dovrebbe essere operativo entro il 2045.
Inutile dire che il 100% dell’energia utilizzata per il funzionamento del sistema proverrà da fonti di energia rinnovabile. Fa meno effetto sentirlo oggi che tutti tirano fuori l’argomento, ma gli sviluppi tecnologici da qui ai prossimi 20 anni lo renderanno possibile.
La stima del sistema di trasporto autonomo sotterraneo svizzero parla di strade molto più libere (oltre il 30% del traffico totale sarà eliminato) e città più tranquille (fino al 50% di emissioni sonore in meno sulle strade svizzere).
Se chiudo gli occhi riesco già a vederlo. Meglio aprirli, però: c’è un video che riassume tutto il progetto. Eccolo.