Circa sei anni fa ero entusiasta delle ricerche sui tessuti intelligenti e connessi, in particolare di ciò che avrebbe potuto essere la generazione successiva, con l’evoluzione dei materiali. Ne è passata di acqua sotto i ponti dai primi passi nel mondo degli smart fabric con Google Jaquard, e oggi arriva Microsoft a rilanciare il tema.
Giusto questa settimana, il gigante della tecnologia fondato da Bill Gates ha depositato un brevetto chiamato “Tessuto intelligente che riconosce gli oggetti e l’input tattile” (ve lo linko qui).
In altre parole, Microsoft sta sviluppando smart fabric in grado di riconoscere e identificare gli oggetti nelle sue vicinanze.
Dobbiamo ancora definire i confini di uno smart fabric
Ci siamo arrugginiti in proposito, e repetita iuvant: per cui vi dico che uno smart fabric è un tessuto che incorpora tecnologia. Quale? Sensori, circuiti e altro, sia nella struttura che nelle sue funzioni.
Nel caso specifico presentato da Microsoft, il brevetto riguarda il tessuto nella tasca dei jeans. Contiene strati e strati di sensori che rendono l’abito capace di riconoscere un oggetto o un gesto, e sistemi che elaborano i dati che l’abito raccoglie. In sintesi. Osserva, riceve dati, li elabora e li trasmette. Smart fabric nel pieno senso del termine, vi pare?
Come potete immaginare, in questa nuova versione c’è lo zampino dell’intelligenza artificiale. Per essere precisi, c’è un modulo di machine learning che non si limita a elaborare i gesti di chi indossa il capo di abbigliamento, o gli oggetti con cui viene a contatto. Elabora anche modelli previsionali che “addestrano” l’abito ad essere sempre più preciso nel riconoscere gesti e oggetti.
Quali oggetti?
Pardon, pensavo si fosse capito. Quelli in tasca, ovviamente. Avere una giacca che ci consente di tenere un “inventario” di ciò che portiamo con noi, o ci avvisa se dentro non ci sono più le nostre preziose chiavi, o il portafoglio, è una delle prime applicazioni.
Se considerate anche le possibilità di pagamento a distanza, capirete perchè (anche) Microsoft è interessata da tempo agli smart fabric e all’abbigliamento intelligente. Deposita brevetti fin dai primi anni dello scorso decennio. Come questo, ad esempio:
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L’attuale brevetto è una sorta di estensione del progetto Microsoft del 2020 chiamato Capacitivo, in cui una tovaglia in tessuto intelligente identifica gli alimenti, come specifici oggetti di frutta posti sul tavolo, o anche liquidi all’interno di bicchieri. Lo ricordate?
A che punto è questa tecnologia?
Non ci sono restrizioni quando si tratta di smart fabric. I molti progetti già in ballo includono includono bende intelligenti in grado di tracciare e curare le ferite, magliette che monitorano la frequenza cardiaca e veri e propri tessuti digitali. Tuttavia, le applicazioni reali nel mercato dei consumatori sono poche.
L’interesse verso il tema è aumentato, la tecnologia è migliorata e forse i tempi sono maturi per un lancio in grande stile degli smart fabric. Un player forte come Microsoft potrebbe aiutare in tal senso: magari integrando questi tessuti in prodotti accessibili al pubblico.
Nell’attesa di indossare anche questo pezzo di futuro, vi terremo al corrente di tutte le novità.