L’età avanza per tutti: è l’intero pianeta a diventare via via più vecchio: per questo sempre più persone non riescono più a svolgere agevolmente le attività quotidiane di base. Possiamo ancora camminare, ma stare in piedi può essere difficile: ginocchia e bacino ci salutano, e a volte serve una mano sotto forma di sedia a rotelle.
Per inciso: essere su una sedia a rotelle non implica necessariamente non essere in grado di camminare, ma solo avere difficoltà a muoversi. E per camminare, magari si usa un deambulatore per non gravare su ginocchia o schiena. Questo è un passaggio cruciale e fastidioso, perchè spostarsi da un “mezzo” all’altro può essere un problema. Per affrontarlo, un team di designer ha sviluppato un concept di sedia a rotelle con deambulatore integrato.
Cobi: deambulatore, bastone e sedia a rotelle
Progettato dai quattro designer Hyeon Park, Haeun Jung, Hyuntae Kim e Sookyoung Ahn, Cobi è un mezzo di mobilità pensato per gli anziani e per due scopi: il primo è quello di ampliare il loro raggio di autonomia. Il secondo, quasi una conseguenza è cambiare la percezione degli anziani da parte degli altri. “Con Cobi i più anziani condurranno una vita migliore, più dinamica e indipendente,” dicono i designer.
Come è fatto?
Cobi è stato progettato in due parti singole che possono combinarsi e formarne una terza: un deambulatore e un dispositivo di mobilità che insieme formano la sedia a rotelle. Cobi opera questa trasformazione senza alcun intervento umano: per passare da sedia a deambulatore basta premere un pulsante. Quando la carrozzina è arrivata a destinazione, il dispositivo si sgancia da solo. Senza contare che la sedia torna da sola alla sua stazione di ricarica quando la batteria scende sotto il livello di guardia.
È possibile che Cobi, o dispositivi creati con criteri simili, sostituiranno in futuro una carrozzina elettrica o manuale: servirà ottimizzare il design e ridurre i costi, inutile dirlo, ma l’approccio “integrato” mi sembra quello vincente.