La china che il pianeta sta prendendo è parecchio ripida: il conflitto ucraino si estenderà quasi certamente, e le interdipendenze tra nazioni potrebbero fare il resto. Sullo sfondo, un conflitto più esteso e silenzioso, quello tra Cina e USA.
Una nuova guerra, speriamo fredda
Lo scorso gennaio, alla vigilia dell’inizio della “operazione militare speciale” in Ucraina, analizzavo i punti di frizione tra i paesi NATO e la Russa, e le circostanze che avrebbero portato alla terza guerra mondiale. Oggi quei punti di frizione sono decisamente aumentati: il rischio di un conflitto globale è più vicino.
Proviamo a speculare sugli scenari di possibile “contatto” tra Cina e USA, che facciano scatenare un conflitto su larga scala.
I rischi associati a una terza guerra mondiale, inutile dirlo, sono molti. Potenziale perdita di vite umane, distruzione diffusa e instabilità economica globale su tutti. Inoltre, una terza guerra mondiale potrebbe portare all’uso di armi nucleari, che aumenterebbero ulteriormente il numero di vittime e il livello di devastazione.
Come inizierebbe
Facciamo un’ipotesi. Lo scenario più probabile per una guerra tra Cina e USA sarebbe quello delle isole contese nel Mar Cinese Meridionale. Chi si interessa di geopolitica sa bene che in quell’area le tensioni sono in aumento da anni, perché entrambi i Paesi ritengono di avere la sovranità sull’area.
Se uno dei due dovesse attaccare le forze militari dell’altro, è probabile che possa scoppiare una guerra su larga scala.
Come sarebbe
Una guerra tra Cina e USA, inutile dirlo, sarebbe un conflitto di portata senza precedenti nella intera storia umana. Quasi 2 miliardi di cittadini, le due maggiori economie del mondo, ed enormi sfere di influenza che coinvolgerebbero in breve tempo praticamente tutto il pianeta.
Entrambi i Paesi possiedono armi sofisticate, anche nucleari. Gli USA hanno probabilmente l’esercito più potente del mondo, e di certo quello più tecnologicamente avanzato: la Cina segue a breve distanza. Una distanza molto maggiore se si considerano le spese per la difesa. La Cina sta recuperando terreno, ma ha strada da fare: in termini di potenza navale, ad esempio, gli USA hanno 11 portaerei, più di qualsiasi altro Paese, mentre la Cina ne ha due (e una portadroni).
Cina e USA, la scintilla Taiwan
Come potete immaginare, se dovesse verificarsi una guerra tra questi due giganti, probabilmente inizierebbe con uno scontro su Taiwan. Un’isola fa parte della Cina da secoli, ma dal 1949 è governata da un regime separato, amico degli Stati Uniti.
Pechino ha a lungo considerato Taiwan come una provincia ribelle della Madre Patria, che deve essere tenuta in riga. Gli Stati Uniti, nel frattempo, si sono impegnati a difendere Taiwan in caso di attacco da parte della Cina. Questo trattato di mutua difesa potrebbe facilmente trascinare l’America in una guerra con la Cina, anche se nessuna delle due parti probabilmente la desidera.
Le prime “adesioni”
È chiaro che i combattimenti non sarebbero limitati alla sola Taiwan, ma si estenderebbero rapidamente in tutta la regione Asia-Pacifico e oltre. Le forze americane in Giappone e Corea del Sud sarebbero quasi certamente coinvolte, poiché entrambi i Paesi hanno dispute territoriali con Pechino (il Giappone per le isole nel Mar Cinese Orientale note come Diaoyu o Senkaku in giapponese; la Corea del Sud per un isolotto chiamato Dokdo o Takeshima in giapponese).
Anche l’Australia potrebbe unirsi alla mischia, avendo anch’essa relazioni tese con Pechino (in particolare per le rivendicazioni marittime nel Mar Cinese Meridionale). Tra i paesi che potrebbero essere quasi immediatamente coinvolti in un conflitto, Siria o Russia potrebbero venire in aiuto dell’alleato cinese, mentre i paesi dell’Alleanza Atlantica si impegnerebbero per appoggiare gli Stati Uniti.
Difficile però dire come si svolgerebbero esattamente le cose, ci sono tantissime variabili in gioco.
Come finirebbe
L’esito di una guerra di questo tipo, senza dubbio una Terza guerra mondiale, sarebbe impossibile da prevedere, ma una cosa è certa: sarebbe catastrofico per tutte le parti coinvolte.
Miliardi di persone potrebbero morire: intere megalopoli potrebbero essere ridotte in cenere. Foreste e habitat della fauna selvatica di tutto il mondo potrebbero andare in fiamme. I sistemi economici potrebbero collassare, le rotte commerciali globali potrebbero essere interrotte per anni… Potrei continuare all’infinito.