Probabilmente non siete tra quelli che andate a controllare ogni tanto il design delle panchine: lo capisco, non siete pazzi né pubblicitari, ed io purtroppo ho entrambe le malattie. Mettiamola così: se ogni tanto vi viene la curiosità, just in case, ci sono qua io. Ricordate, ad esempio, quelle panchine tutte italiane stampate in 3D con gli scarti del packaging alimentare? O quelle tipo “scultura sociale” che insegnavano l’armonia all’aperto?
Ok. Era un test: se siete ancora qui posso parlarvi della panchina di oggi, vuol dire che vi interessa sul serio. E fate bene, perchè questo progettato dal designer svedese Marc Hoogendijk è tra gli oggetti che non sono soltanto ben pensati e progettati, ma fanno progredire anche l’immaginazione.
Tecnologia, design e legno, vivaddio
Con questa panchina (da interni, dice) chiamata chissà perchè “Serpentin”, il designer ha voluto creare qualcosa che unisse tecnologia e design. E lo ha fatto con una metodologia che chiama “tecnomimetica”. Lo confesso, è tra le cose che ha catturato la mia attenzione.
Tecnomimetica. Qualcosa che imita la funzione degli oggetti creati dall’uomo, ma usando la tecnologia. Bene. Sarà per questo che questa panchina apparentemente formata da un’unica striscia continua di legno mi è così familiare.
Cosa vi ricorda questa panchina?
Poi mi direte, magari sui canali social di Futuroprossimo (quello su Telegram ha da poco passato i 5000 iscritti!). A cosa ho pensato io? A un tubo di carta igienica. Giuro. L’ho messa sul ludico. Se volete, anche i contenitori cilindrici per bottiglie. In altri termini, una bobina “sciolta” in una striscia. Si vede perfino l’ultima parte appesa ad una delle barre della panchina.
Nonostante il design apparentemente intricato, la panca sembra davvero comoda. Il modo in cui sono stati scolpiti il legno e le fibre del legno gli conferisce una morbidezza che invita a sedersi e riposare per un po’, o a conversare amabilmente con gli ospiti.
Parliamo di tecnomimetica, signori. Almeno spiegatemi cos’è.