Le turbine eoliche sono generalmente grandi, rumorose e visivamente invadenti. Si basano sulla rotazione delle pale del rotore, hanno problemi di manutenzione e possono danneggiare o uccidere gli uccelli se non vengono mantenute correttamente.
Aeromine Technologies, una startup USA con sede in Texas, ha progettato nuove turbine eoliche bladeless che possono essere integrate con i sistemi fotovoltaici esistenti. La nuova turbina da 3 metri per 3 metri (10 piedi per 10 piedi) è relativamente piccola, e a vederla non sembra neanche una “roba eolica“.
L’azienda sostiene che queste turbine eoliche, facilmente installabili sui tetti, producono il 50% di energia in più rispetto al fotovoltaico, a parità di prezzo.
Come una supercar
La tecnologia di Aeromine sfrutta un’aerodinamica simile a quella delle auto da corsa per catturare e amplificare il flusso d’aria di ogni edificio. Occupa solo il 10% dello spazio necessario ai pannelli solari e genera energia 24 ore su 24 in qualsiasi condizione atmosferica.
È possibile mettere insieme su un tetto da 20 a 40 unità, posizionate sul bordo. Anche in combinazione con i pannelli solari. In quel caso, il sistema può generare fino al 100% del fabbisogno energetico in loco di un edificio, riducendo al minimo la necessità di accumulo di energia. Aeromine funziona nelle condizioni atmosferiche più estreme e produce energia quando la domanda di energia è maggiore.
Turbine eoliche senza frontiere
“È uno sviluppo che cambia le carte in tavola,” dice il CEO di Aeromine David Asarnow. “Non solo aggiunge valore al crescente mercato della produzione di energia sui tetti, ma aiuta anche le aziende a raggiungere i loro obiettivi di sostenibilità sfruttando una fonte di energia rinnovabile distribuita che ora è sottoutilizzata”.
La nostra tecnologia proprietaria porta le prestazioni dell’energia eolica senza i vincoli posti dalla rotazione delle turbine eoliche.
Vedo questa soluzione estremamente adatta alle aziende, agli edifici business e alle stesse stazioni di rifornimento. Questa e altre soluzioni di avanguardia (guardate ad esempio questa, tutta made in Italy) possono essere un modo per abbattere i costi e avvicinarsi ad una indipendenza energetica che non è un’utopia. Nemmeno nella situazione attuale.