“The Peripheral” è una nuova serie di Amazon che uscirà il 21 ottobre. Si tratta di un adattamento dell’omonimo romanzo del 2014 di William Gibson, che come sempre nello stile dell’autore, anticipa il futuro. L’inventore del termine “cyberspazio” ha spostato in avanti la soglia, raccontando con altri decenni di anticipo un domani che oggi sembra impossibile, tra realtà aumentata, metaverso e tecnologia avanzata. Fantascienza, certo. Ma non si tratta solo di questo: The Peripheral mostrerà a un vasto pubblico lo spaccato di molte tecnologie che vedremo diventare gradualmente mainstream nei prossimi anni.
Nel suo libro Neuromante del 1984, William Gibson ha coniato il termine “cyberspazio”. In questo modo, ha dato ai lettori una visione di un futuro in cui gli esseri umani si interfacciano con i computer in un paesaggio di realtà virtuale completamente immersivo. Un paesaggio che da allora è diventato noto come “la matrice”. Vi dice qualcosa? A Neo dice tanto. Oggi, quasi 40 anni dopo, viviamo ancora nel mondo di Gibson. Forse non abbiamo ancora raggiunto il livello di sofisticazione tecnologica immaginato nel Neuromante, ma siamo sulla buona (?) strada.
Di cosa parla The Peripheral? Tranquilli, non ci sono spoiler
Chloë Grace Moretz da protagonista, gli autori di Westworld come gruppo. Se non vi basta già questo, sono costretto a dirvi un po’ della trama :) Ambientato 70 anni nel nostro futuro, The Peripheral racconta la storia di Flynne Fisher, una giovane donna che vive in una piccola città dell’America rurale. La vita nella sua città è a dir poco difficile: i lavori scarseggiano e quelli disponibili non pagano abbastanza per arrivare a fine mese. Flynne si guadagna da vivere facendo lavori saltuari e raccogliendo quello che può dalle case abbandonate. Si accontenta di vivere la sua vita nell’oscurità fino a quando non viene reclutata da suo fratello per partecipare a una sorta di test su una nuova tecnologia di realtà virtuale.
Flynne accetta di partecipare, e si ritrova in un mondo di cui non conosceva l’esistenza: un mondo di tecnologia avanzata e immensa ricchezza. Si rende subito conto di essere una pedina di un gioco molto più grande, che potrebbe avere conseguenze devastanti per lei e la sua famiglia. Mentre corre per scoprire la verità dietro l’esperimento, Flynne deve usare tutta la sua arguzia e il suo ingegno per sopravvivere in un mondo che le è familiare e allo stesso tempo estraneo.
Fantasia letteraria, realtà tecnologica
Alcune delle tecnologie presenti in The Peripheral, come detto, includono la realtà virtuale, la realtà aumentata, il metaverso ed altre tecnologie avanzate come i veicoli autonomi, i sistemi di viabilità integrati, i robot assistenti. Queste tecnologie si stanno già facendo strada nella realtà di oggi: l’utilizzo dei visori di realtà virtuale è sempre più diffuso, e molte persone usano applicazioni e dispositivi di realtà aumentata anche per cose futili (tipo i filtri sui social). Anche il metaverso sta muovendo i primi, confusi passi. Cosa è vero? Cosa è falso? Come andrà a finire?
Le opere di William Gibson non possono essere semplicemente lette. Sono state scritte per essere RI-lette, e interpretate alla luce del presente, talvolta come se si trattasse di uno spietato manuale d’uso. Gibson è un erede ancora più talentuoso di Orwell, perchè trascende gli aspetti ideologici della sua analisi, e si sofferma anche sulle implicazioni tecniche, pratiche, sociali dei cambiamenti che prevede.
Non posso anticiparvi nulla, solo consigliarvi di leggere il romanzo originale (che in italiano si chiama “Inverso” e capirete perchè) entro i prossimi 4 giorni. E poi immergervi nella visione di questo nuovo sogno (o incubo) lucidissimo.