I progressi tecnologici che il mondo ha compiuto sono a dir poco sorprendenti. Ogni giorno sembra portare qualcosa di nuovo e incredibile che ci aiuta a vivere la nostra vita in modo migliore (sempre stando attenti che non ce la renda peggiore, ovviamente). È difficile credere che abbiamo appena scalfito la superficie di ciò che la scienza e la tecnologia possono fare per noi. E c’è ancora molto da fare! Se guardiamo avanti a 40 anni da oggi, come pensate che sarà il mondo nel 2060?
Per vostra fortuna, (ma quanto sono umile?) oggi vi elenco alcuni incredibili progressi tecnologici che avranno luogo entro l’anno 2060. Sedetevi, perché sarà una lista emozionante.
2060, Singolarità tecnologica
Il primo punto dell’elenco a cui potremmo già esserci abituati nell’anno 2060 è la singolarità tecnologica. Per chi non sapesse cos’è: si tratta di un punto definito nel tempo in cui la crescita della tecnologia diventerà incontrollabile, al punto che vedremo cambiamenti irreversibili nella civiltà umana.
La concezione più diffusa della teoria della singolarità sostiene che un “agente intelligente aggiornabile” (e forse senziente, cosa che non è adesso) raggiungerà alla fine un punto di non ritorno, in cui ogni nuova generazione diventerà più intelligente della precedente, fino a raggiungere una super intelligenza potente e inimmaginabilmente superiore all’intelligenza umana. Paura? Molti esperti ne hanno.
Nanotecnologia
Già oggi la nanotecnologia è presente in innumerevoli oggetti e strutture intorno a noi, e si prevede che in futuro diventerà sempre più onnipresente.
Sarà possibile costruire intere case e uffici utilizzando solo nanotecnologia. Una piattaforma si solleverà da terra come se si “auto stampasse”: strati progressivi di materiale la riempiranno finchè non sarà completata. Macchine virtualmente invisibili getteranno le fondamenta di interi edifici, pezzo per pezzo. Gli interni saranno ben progettati e, se necessario, verranno apportate delle modifiche anche ai grattacieli e ad altri edifici imponenti che, entro il 2060, potrebbero essere costruiti con questa tecnica.
Hotel nello spazio
Gli hotel spaziali diventeranno sempre più accessibili al grande pubblico. Il primo hotel spaziale, Space Perspective, dovrebbe essere lanciato nell’anno 2027: tuttavia, entro il 2060 queste strutture ricettive diventeranno mainstream grazie ai progressi tecnologici che ne ridurranno sensibilmente i costi.
L’anno scorso l’attore di Star Trek William Shatner è diventato la persona più anziana nello spazio grazie a un viaggio con Blue Origin, mentre la Virgin Galactic del miliardario Richard Branson si è lanciata nello spazio sub-orbitale. Oggi, come detto, l’inconveniente principale è il prezzo: non tutti possono permettersi un viaggio nello spazio con la tecnologia di oggi. Tra 40 anni la musica potrebbe decisamente cambiare.
Potremmo avere anche semplici “ristoranti” a bassa gravità, o aree sportive / ricreative di qualche tipo. Non solo alberghi, insomma, ma anche attività ludiche. Staremo a vedere.
L’abbigliamento intelligente del 2060
L’abbigliamento intelligente diventerà un’industria da triliardi di euro, e tra tutte le cose che desideravate diventassero intelligenti, probabilmente vi aspettavate che i vostri vestiti sarebbero stati gli ultimi.
Inizialmente saranno complementari ai tradizionali indumenti “passivi” e consentiranno una comunicazione fluida con telefoni, computer, automobili e altri gadget. Chi indosserà indumenti intelligenti sarà più produttivo, potrà controllare la propria salute e persino chiedere assistenza in caso di incidente. Oggi produrre indumenti di questo tipo è tecnicamente molto difficile, dato che i vestiti devono essere lavati di tanto in tanto e l’acqua danneggia l’elettronica, ma gli ingegneri della Purdue University hanno creato una innovativa tecnica di “spruzzatura e cucitura” per trasformare qualsiasi capo di tessuto normale in uno smart dress.
Colonizzazione di altri pianeti
La NASA ha dichiarato il suo obiettivo di portare l’uomo su Marte nel 2030, e siamo ancora a quasi un decennio di distanza da questo obiettivo. Uno dei concept applicati nella spedizione su Marte sarà quello di base umana permanente, che comprenderà moduli logistici e un laboratorio di astrobiologia, un modulo scientifico e un modulo habitat.
Inizialmente, le agenzie spaziali concentreranno i loro sforzi di esplorazione entro circa 100 chilometri dal luogo di atterraggio: nel 2060 i primi insediamenti umani sul pianeta rosso potrebbero iniziare a somigliare a piccoli villaggi e poi città.
Display volumetrici
All’inizio del XXI secolo le tv sono diventate sempre più sottili e strette, ma una nuova classe di dispositivi ha invertito questa tendenza. I display volumetrici sono stati utilizzati per anni nel settore aerospaziale e della difesa, nell’imaging medico e in altri settori. Nel 2060 saranno un bene di consumo comune e una caratteristica delle case di tutto il mondo.
Questo tipo di tv utilizza voxel e oggetti 3D quando viene accesa: queste piccole particelle di luce si aggiornano centinaia di volte al secondo, il che è circa mille volte più veloce delle trasmissioni 2D convenzionali in 4k. Oltre alle case anche cinema, musei, gallerie e altri luoghi pubblici offriranno sempre più spesso fantastiche esperienze immersive. Questi display volumetrici finiranno per diventare la piattaforma per la tecnologia degli ologrammi.
L’invecchiamento finirà KO
Se pensavate che non ci fosse alcuna possibilità per gli esseri umani di fermare l’invecchiamento, ripensateci: i trattamenti per fermare l’invecchiamento saranno diffusi già nei prossimi vent’anni, e forse entro il 2060 (qui la prudenza è d’obbligo) saranno a basso costo.
Entro la metà degli anni 2060 la riduzione dei costi, la scadenza di alcuni tra i primi brevetti che vediamo oggi e altri progressi scientifici permetteranno alla maggior parte della popolazione mondiale di trarre benefici. L’etica e le conseguenze della fine dell’invecchiamento sono state fortemente contestate, come lo sono state le precedenti rivoluzioni scientifiche: tuttavia, questa idea dovrebbe essere ampiamente esplorata.