Un gruppo di ricerca della Cornell University ha sviluppato uno speciale bracciale in grado di tracciare la postura dell’intero corpo in 3D, grazie a una telecamera in miniatura e a una rete neurale.
BodyTrak, questo il nome del dispositivo, è una tecnologia di rilevamento intelligente che potrebbe fare una enorme differenza nel monitoraggio della meccanica corporea dell’attività fisica: un campo in cui la precisione è fondamentale.
Secondo i ricercatori della Cornell, BodyTrak è il primo bracciale capace di farlo sfruttando una sola, piccola telecamera.
Un bracciale ci scansionerà
“Una tecnologia come questa, che” capisce” la postura dell’utente e gli dà un feedback in tempo reale, è importantissima”, dice Cheng Zhang, autore senior dello studio. “Usando una sola telecamera, questo bracciale non limita i movimenti dell’utente”.
Più avanti, credo che un sistema di rilevamento del genere sarà integrato nelle prossime generazioni di smartwatch.
Come funziona?
La rete neurale di BodyTrak raccoglie i dati della fotocamera per leggere la silhouette del corpo e ricreare un suo doppio. Anzi, 14: tante sono le 14 pose 3D che il sistema può elaborare in tempo reale.
Per testare il bracciale, i ricercatori hanno condotto uno studio su 9 partecipanti, che vi linko qui. Ognuno dei partecipanti ha svolto 12 attività quotidiane (camminare, sedersi, fare esercizio ecc.) in scenari diversi, con abiti diversi e diverse impostazioni.
I risultati? Pazzeschi. BodyTrak deduce la posa dell’intero corpo (posizioni 3D di 14 articolazioni) con un errore medio di 6,9 cm. E lo fa usando una sola telecamera RGB miniaturizzata (11,5 mm x 9,5 mm) sul polso che punta verso il corpo.
Che mi dite della privacy?
“La nostra ricerca dimostra che non è serve che i fotogrammi del corpo siano completamente all’interno della visuale della telecamera per essere rilevati”, ha dichiarato Hyunchul Lim, co-autore dello studio. “Riprendendo anche solo una piccola parte del nostro corpo, questo bracciale può “duplicarlo” per intero in 3D”.
Questo può voler dire che un aggeggio del genere può essere usato anche per scansionare il corpo di chiunque si trovi nei suoi paraggi. E la cosa solleva preoccupazioni legittime.
I ricercatori rispondono che questo bracciale non presenta problemi di privacy, poiché la fotocamera è puntata verso il corpo dell’utente.
SE è puntata verso il corpo dell’utente, dico io.
In conclusione, un sistema del genere potrà avere mille applicazioni: i nostri dispositivi da polso ci diranno quando camminiamo male, o se stiamo guarendo in fretta da un incidente. Ma servirà comunque prudenza nello sviluppo di una tecnologia come questa.