Nessuno sa chi fosse, solo che era diversa: un’adolescente di oltre 50.000 anni fa sembrava essere un’antenata “ibrida” degli umani moderni che gli scienziati non avevano mai visto prima. Solo di recente, i ricercatori hanno scoperto prove che non era sola.
In uno studio del 2019 che analizza l’intricata confusione della preistoria dell’umanità, gli scienziati hanno identificato una specie di “antenato umano sconosciuto” in cui gli esseri umani moderni si sono imbattuti durante il lungo viaggio fuori dall’Africa, circa 80.000 anni fa.
Via dall’Africa: migrazioni e mescolanza
“Quando si verificò la cosiddetta Out of Africa, parte della popolazione umana, già composta da esseri umani moderni, abbandonò il continente africano e migrò dando origine a tutte le popolazioni attuali”, spiega il biologo Jaume Bertranpetit dell’Universitat Pompeu Fabra in Spagna.
Durante questo percorso, gli esseri umani hanno incontrato (in tutti i sensi, anche sessuali) altri ominidi antichi (e successivamente estinti).
Fino a poco tempo fa, si pensava che questi “partner sessuali occasionali” includessero uomini di Neanderthal e Denisoviani (questi ultimi sconosciuti fino al 2010). Nel più recente studio di cui vi parlo, pubblicato su Nature (ve lo linko qui) gli scienziati hanno isolato nel DNA eurasiatico un terzo “ex”. Un antenato ancora ignoto.
Un nuovo antenato nel genoma umano
Usando una tecnica statistica chiamata inferenza bayesiana, i ricercatori hanno trovato prove di quella che chiamano una “terza introgressione”. Una popolazione arcaica “fantasma” con cui gli umani moderni si sono incrociati durante l’esodo africano.
È possibile che questa terza popolazione nella “storia sessuale dell’umanità” fosse forse un misto di Neanderthal e Denisovani. O che fosse altro. “Abbiamo cercato questi punti di alta divergenza nel genoma, per vedere quali sono Neanderthal e quali sono Denisovan, e per capire se questi spiegano l’intero quadro”, dice Bertranpetit.
“Se sottrai le parti di Neanderthal e Denisovan, resta ancora qualcosa nel genoma che è molto divergente”.
Cos’altro verrà fuori?
Le scoperte fatte in quest’area della scienza arriveranno sempre più rapidamente, data l’integrazione della ricerca con i nuovi metodi guidati dal deep learning. L’applicazione di questo tipo di analisi dell’intelligenza artificiale è una tecnica decisamente nuova, specie in questo campo.
Via via, ci aiuteranno a ricostruire nel modo più dettagliato possibile il percorso che la grande famiglia umana (e ominidi) ha fatto per farci arrivare a ciò che siamo ora.