Lo sviluppo tecnologico nel nuovo millennio ha subito un’accelerazione senza precedenti. Negli ultimi decenni la capillare diffusione dei supporti informatici e la facilità di accesso alla rete hanno cambiato anche le abitudini dei consumatori.
Per scegliere un bene o servizio da acquistare, infatti, hanno a disposizione una vetrina virtuale sempre accesa, dove poter confrontare i prodotti, le recensioni, i prezzi. Per questo è fondamentale per una azienda non perdere questa grande opportunità, “portando” la propria attività (anche) in retecon un sito Internet aziendale.
La situazione in Italia secondo il DESI
Secondo l’edizione 2022 del DESI (indice di digitalizzazione dell’economia e della società), l’Italia si colloca al 18esimo posto tra i 27 Stati dell’Unione Europea, in merito ai tassi di digitalizzazione, con un punteggio di 49,3 rispetto alla media di 52,3.
Nonostante un lieve miglioramento (nel 2021 il nostro Paese figurava alla 20esima posizione), c’è ancora molta strada da fare. Il report annuale, che monitora i progressi compiuti dall’UE in ambito digitale, evidenzia infatti come la percentuale di specialisti digitali tra i lavoratori italiani sia ancora inferiore alla media; inoltre, i tassi di iscrizione e laurea nel settore ICT sono ancora modesti.
Per quanto riguarda le PMI, in particolare, poco più della metà (55%) delle imprese europee presenta un livello di base nell’adozione delle tecnologie digitali. Si tratta di una percentuale ancora troppo bassa, soprattutto se si considera che l’UE ha prefissato un obiettivo per cui entro il 2030 “almeno il 90% delle PMI dovrebbe avere un livello di intensità digitale di base”.
Un cambio di rotta pare quindi necessario. La pandemia ha sicuramente accelerato il processo di digitalizzazione di aziende ed enti pubblici, ma è necessario continuare a investire e a potenziare gli interventi in fatto di digitalizzazione per arrivare agli standard europei.
PMI: come digitalizzare l’azienda
Rendere più smart e digitalizzata la propria azienda è possibile, sebbene richieda alcuni passaggi ben precisi. Tra le soluzioni più efficaci c’è per esempio il miglioramento della presenza digitale dell’impresa. Molte aziende italiane, infatti, hanno una presenza online pressoché minima e perdono purtroppo molte occasioni utili in termini di crescita del business.
Come rimediare? Il primo step consiste nell’aprire un sito web per la propria attività: se non si ha necessità di vendere prodotti online è sufficiente un semplice sito vetrina, con informazioni di base, portfolio e contatti. Per crearlo basterà registrare il dominio (ossia il nome che si sceglierà per il sito) e affidarsi a un servizio di hosting (lo “spazio” dedicato al sito web). Fatto questo, sarà opportuno scegliere un CMS semplice e intuitivo come WordPress, per esempio. Sul web sono presenti guide e recensioni sugli hosting per WordPress molto utili per orientarsi tra le varie opzioni disponibili.
Per sfruttare al meglio le potenzialità del sito, l’ideale sarebbe affidarsi a degli esperti di marketing, capaci di pianificare una strategia a lungo termine tale da far decollare il marchio sul web. Per alcune PMI appare fondamentale l’uso dei social network, per esempio, mentre per altri può esserlo una strategia SEM/SEO ben strutturata.
Oltre alla presenza digitale, però, bisogna considerare altri aspetti ugualmente cruciali. Per questioni di praticità e di sicurezza, infatti, sarà opportuno sfruttare le tecnologie digitali per una migliore reperibilità e protezione dei documenti. Ne è un esempio l’uso di spazi cloud sicuri per archiviare tutti i documenti e i dati sensibili gestiti dall’azienda.
Tale cambiamento non coinvolge solo l’apparato “immateriale” dell’azienda, ma deve abbracciare anche l’intero organico aziendale, ossia il personale dipendente. Dalla logistica alla contabilità, passando per la gestione ordini e l’assistenza clienti, sarà opportuno formare i dipendenti attuali e assumere nuove figure professionali esperte in ambito digitale; in alternativa, per ottimizzare alcuni aspetti specifici dell’attività ci si può rivolgere anche a dei consulenti esterni.
Sebbene comporti dei costi talvolta non indifferenti, digitalizzare un’azienda è un investimento cruciale che ripagherà anche nel lungo termine, aprendo nuovi e importanti canali di sviluppo e di crescita.