Ricordate Stora Enso, l’azienda di materiali rinnovabili con sede a Helsinki, della quale vi ho parlato in questo post? Sta alimentando i veicoli elettrici usando batterie ricavate dagli alberi, per essere precisi sfruttando la lignina.
In ogni albero c’è dal 20 al 30% di lignina: è un legante naturale che conferisce al legno la sua rigidità, e gli permette di resistere alla decomposizione. Oggi può diventare un’alternativa biologica ai combustibili fossili e al gas che guida i veicoli in questi giorni.
Come si ottengono le batterie alla lignina?
Stora Enso spiega che la lignina viene separata dal legno durante la produzione delle fibre di cellulosa. Dopo averla estratta, viene raffinata in una polvere fine, che funge da materiale attivo per l’anodo negativo di una batteria.
Il funzionamento è uguale a quello di una normale batteria agli ioni di litio. Ci sono un elettrodo positivo, un catodo e un elettrodo negativo chiamato anodo. Spesso nelle normali batterie c’è grafite, un materiale che limita i tempi di ricarica e produce emissioni dannose per l’ambiente.
Sostituendo questa grafite (a base fossile) con la polvere di lignina raffinata dagli alberi, l’azienda assicura che i veicoli elettrici possono beneficiare di condizioni migliori sia sul piano ambientale che su quello prestazionale.
Vicina la commercializzazione in Europa
L’impianto pilota di Stora Enso è già operativo per fornire e produrre queste batterie “ricavate dagli alberi”. La lignina può essere usata non solo nelle batterie delle auto, ma anche quelle nell’elettronica di consumo, o nei sistemi di accumulo di energia su larga scala.
“Con Lignode, possiamo fornire un materiale a base biologica, competitivo in termini di costi e ad alte prestazioni per sostituire la grafite,” dice Markus Mannström, vicepresidente esecutivo della divisione Biomaterials di Stora Enso.
Per servire il mercato in rapida crescita dei materiali anodici, stiamo esplorando partnership strategiche per accelerare lo scale-up e la commercializzazione in Europa.
Se questo non equivale a ostacolare la riforestazione, ben venga.