La tendenza generale, come vediamo, è stata quella di una “estate prolungata”. In tanti hanno perfino affollato spiagge e luoghi di villeggiatura appena due settimane fa. Estremo per estremo, ora vivremo plausibilmente una ondata di freddo e maltempo dai connotati parimenti anomali.
La situazione contingente di crisi energetica ci richiede soluzioni alternative per riscaldare le nostre case. Una tra queste è parecchio interessante e insolita: si chiama R’booster, e trasforma un rivestimento metallico in uno scambiatore di calore: pareti riscaldate? Mas o menos.
Che cos’è R’Booster?
Non importa con cosa sia fatta la vostra casa: R’booster promette di riscaldarla. Di fatto, questo sistema sfrutta la potenza dell’energia solare senza usare alcun pannello fotovoltaico. Il suo punto di forza è un rivestimento che concentra la luce e permette di generare più energia.
Il rivestimento di queste pareti può scaldarsi fino a 60°C quando fuori ci sono solo 10°: in altri termini è come avere un termosifone grande quanto l’intera parete di una casa. O grande quanto TUTTE le pareti di casa.
Come funzionano le “pareti solari”?
Il sistema funziona su tutti i rivestimenti metallici, vecchi o ristrutturati, e trasforma l’edificio in uno scambiatore di calore. Il rivestimento assorbe l’energia solare che, tramite un sistema aeraulico recupera il calore per reimmetterlo nell’edificio.
Visto dall’esterno, R’Booster si presenta come un classico rivestimento metallico, con la differenza che dietro di lui viene incollata una lastra di acciaio elettrozincato prima della posa. Questo particolare consente all’aria di circolare attraverso i canali inseriti nel raccordo. L’aria si riscalda quindi a contatto con la lamiera. Dietro il rivestimento è installato un ventilatore per ridistribuire l’aria nell’edificio.
Qualcuno sulla nostra pagina Facebook (generalmente quelli che non leggeranno l’articolo) sta già starnazzando cose tipo “pareti di 60 gradi? Ma così le persone in casa si friggono!”.
A quanto pare non è così. Il sistema riscalda in inverno e raffredda d’estate: nel primo caso l’aria può essere reiniettata tramite una soluzione aerotermica, un’unità di trattamento dell’aria o anche una pompa di calore. Nel secondo caso, non appena la temperatura oscilla tra i 12 e i 16°C durante la notte… Il sistema si attiva e immette aria fresca negli edifici.
Quanto costa ?
Qui vengono le dolenti note. Da un po’ di conti all’impronta il primo “dentino” da togliere non è minuscolo. Air Booster, la produttrice di R’Booster, stima il costo di installazione tra i 20.000 e i 25.000 euro: con i risparmi ottenuti, il ritorno dell’investimento sarebbe tra i 2 e i 7 anni.
L’azienda dichiara un vistoso risparmio complessivo dell’83% sui costi della bolletta, e considerato che la potenza in inverno è di 600Wp/m², dichiara una resa 3 volte maggiore rispetto ad un sistema fotovoltaico. Non sparate sul pianista: i dati sono dell’azienda, ve li giro come li ricevo!
Tra le possibili applicazioni, anche quelle nel settore agricolo: ricoprire le pareti dei silos di stoccaggio con questo rivestimento solare può consentire di essiccare più velocemente cereali, legna, pellet e altro, naturalmente badando a non tostarli.