Se siete tristi, penso io a tirarvi su. Vi confido un segreto: voi non siete soli, mai. Ovunque voi vi troviate, i germi sono con voi. Contenti? Va già meglio, vero? Pensate a malattie come il Covid, i superbatteri, la salmonella, il norovirus, quando tutto manca c’è comunque il comune raffreddore. E se ci fosse un modo per incorporare negli oggetti di tutti i giorni una sostanza che uccide il 99,999% di tutti i germi senza mai consumarsi? La startup israeliana Nanosono ha fatto esattamente questo. Ha sviluppato nanoparticelle costituite da ossido di zinco e ossido di rame, grandi meno di un milionesimo di millimetro, che possono essere aggiunte a praticamente ogni materiale per creare superfici igienicamente pulite e senza germi.
Quactiv, il giustiziere buono
Quactiv (questo il nome della polvere di nanoparticelle) ha il potenziale per rivoluzionare il mondo di vernici e rivestimenti. Progettata originariamente per prevenire le infezioni ospedaliere, aggiunta a una vernice ridurrà drasticamente il tasso di mortalità legato alle infezioni secondo il CEO Ori Bar Chaim. E non solo: basta una concentrazione di appena lo 0,0005% di Quactiv ogni due tonnellate di vernice, cosa che praticamente non influirebbe sul costo attuale di questi prodotti. In sintesi: le opportunità offerte da Quactiv sembrano spettacolari.
Come funzionano le nanoparticelle “killer” di germi?
Immaginate un edificio come un corpo umano: le sue pareti rappresentano la pelle, che funge da barriera protettiva contro gli agenti esterni. Ora immaginate di avere a disposizione una vernice speciale, che agisce come un “antivirus” che difende questa barriera. Questa vernice è costituita da nanoparticelle, piccole unità che lavorano insieme per respingere i microbi. Come? In due modi: primo, la loro carica elettrica interagisce con la carica negativa dei microbi, impedendo loro di aderire alle pareti. Secondo, le nanoparticelle rilasciano radicali liberi, molecole reattive che distruggono la funzionalità dei microbi. Insieme, questi due meccanismi creano una sorta di “calamita” che respinge continuamente i germi, mantenendo l’igiene dell’edificio.
In questo modo ospedali, case di cura, scuole e qualsiasi altro luogo in cui l’igiene è fondamentale possono dipingere le pareti con questa vernice antimicrobica acrilica a base d’acqua e nanoparticelle, e continuare a proteggersi all’infinito. O quasi. Cioè, non si sa ancora: i test effettuati su campioni di vernice antimicrobica mostrano una efficacia invariata dopo tre anni. Vediamo alla fine quanto durerà la protezione.
Che applicazioni ci saranno?
Come detto, saranno tante. Tantissime. In campo medico Quactiv potrà essere incorporata in materiali come lenzuola, teli chirurgici, divise per medici e infermieri, superfici metalliche e plastiche. È già stata usata nelle maschere per il Covid ed è in fase di test per bende e medicazioni: in quella formulazione non si limiterà solo a distruggere le infezioni, ma anche a somministrare antidolorifici. In altri campi, l’incorporazione della tecnologia a nanoparticelle nella fibra stessa dei tessuti porterà ad abiti antibatterici e in grado di abbattere qualsiasi odore, compreso quello di sudore. Ancora, incorporate nel packaging dei cibi queste nanoparticelle custodiranno frutta, verdura e altri alimenti prolungandone la durata. Infine, il nostro stesso corpo: in fase di test c’è anche Q-Derma, una formulazione in crema che non solo combatte infezioni e ustioni, ma si sta mostrando efficace contro l’acne, la micosi e la psoriasi.
Il futuro? Nanoparticelle che ci fanno da scudo intelligente
Nanosono sta lavorando a stretto contatto con uno dei più importanti produttori di vernici per sviluppare soluzioni antimicrobiche, e sta attualmente conducendo un progetto pilota in un ospedale israeliano. In futuro, progetta di espandere il campo di applicazione di queste nanoparticelle a materiali come superfici in pietra e marmo, e addirittura ad astronavi. Immaginate una cucina con superfici in marmo capaci di eliminare i germi, o un’astronave in cui gli astronauti non corrono il rischio di contrarre infezioni durante le missioni.
Queste sono le invenzioni che amo di più: poco visibili, ma trasformative. Terrò d’occhio Quactiv.