A inizio anno, un video diventato virale in rete mostrava i fantastici risultati di Exopulse Mollii, una tuta elettrica sviluppata dall’azienda tedesca Ottobock. Louisa, una donna con problemi motori legati alla sclerosi multipla, riusciva a camminare senza problemi grazie a questo dispositivo.
A Louisa si è poi aggiunta la dodicenne irlandese Moya-May Kelly, che soffre di paralisi cerebrale: “questa tuta mi ha permesso di diventare più sicura di me, ed essere più indipendente,” racconta. “Prima di usarla non potevo fare quello che posso fare ora. È molto importante per me.”
Come funziona la tuta elettrica Exopulse?
I 58 elettrodi di Exopulse inviano una lieve stimolazione elettrica a 40 gruppi muscolari chiave, rilassandoli e consentendo loro di muoversi.
“Quando la accendi,” dice Fredrick Lundqvist, chiropratico e inventore di Exopulse Mollii, “attivi elettrodi capaci di stimolare muscoli che il cervello non può raggiungere. Exopulse sostituisce il segnale che il cervello non può più produrre a causa di malattie o lesioni cerebrali”.
Allo stadio attuale la tuta elettrica è progettata per essere indossata a giorni alterni e per non più di un’ora, ma i risultati sono eccezionali.
Un modo semplice per ripristinare la mobilità
Un solo tasto attiva tutto il dispositivo: la tensione muscolare si allenta, l’utente ritrova il controllo di sé e dei suoi movimenti.
“La maggior parte dei pazienti ottiene un risultato immediato e positivo”, dice Mark Jeffery, direttore del Surfers Health Medical Center che ospita la sperimentazione della tuta elettrica.
Exopulse non è solo per l’uso on demand: se ottengono un beneficio, i pazienti devono continuare con questa terapia. La plasticità neurale potrebbe aiutarli a sviluppare nuovi percorsi benefici per la loro condizione, permettendo loro di usare sempre meno il proprio dispositivo.
La giacca e i pantaloni Exopulse sono realizzati con materiali sintetici traspiranti e lavabili che non contengono prodotti o fibre animali. Secondo l’inventore, non hanno effetti collaterali importanti. Il costo? Attualmente è di 6000 euro circa, ma è chiaro che alla commercializzazione le economie di scala potranno abbassare anche sensibilmente i prezzi.
I prossimi passi
Gli studi già effettuati hanno rivelato che un’ora nella tuta elettrica Exopulse Mollii contribuisce a ridurre in larga misura i sintomi del dolore. E non si tratta di dati raccolti ieri, ma in 8 anni: a partire dal 2014 (su 117 pazienti) e con un altro step importante nel 2018 (su un gruppo di bambini che hanno indossato la tuta per 9 ore in 3 settimane).
Servono ancora ulteriori prove prima che la tuta hi-tech diventi ampiamente disponibile: i risultati nel tempo si valutano… solo nel tempo.
Se vogliamo scongiurare che una tuta elettrica provochi danni dopo 10 anni di utilizzo, dobbiamo attendere che qualcuno la usi per 10 anni e raccogliere i dati. Non c’è altra strada.
Tuttavia, dice Lundqvist, Exopulse mostra una grande efficacia, anche considerando le differenze di reazione da individuo a individuo.
Non vediamo l’ora che sia disponibile per tutti.