Il boom dei modelli di intelligenza artificiale sta facendo sorgere un campo noto come “Prompt engineering”, o Ingegneria dei prompt. Riguarda la creazione di testi ottimizzati per l’inserimento e per la generazione di risultati precisi dai modelli di intelligenza artificiale. Cosa significa davvero, e qual è il suo potenziale futuro?
L’ingegneria dei prompt è un campo in rapida evoluzione che si concentra su progettare e sviluppare sistemi in grado di generare input umani come testo, voce e immagini. Input che possono rendere più naturale e intuitiva l’interazione degli utenti con un’intelligenza artificiale.
Perchè servono (e serviranno) ingegneri dei prompt?
Con l’incremento dell’uso di modelli di intelligenza artificiale come ChatGPT, Midjourney e altri c’è molto spaesamento su come sfruttarne al meglio le potenzialità. Una delle chiavi per ottenere il massimo da questi modelli è la preparazione adeguata dei dati di input. Questo include la giusta “pulizia”, normalizzazione e formattazione dei dati utilizzati per addestrarli, in modo che siano nel formato corretto e di qualità elevata.
Un altro aspetto importante è la scelta dell’architettura e del design del modello. Ciò include la scelta del giusto tipo di modello e l’ottimizzazione dei suoi parametri per ottenere prestazioni ottimali. Una volta addestrato, è fondamentale distribuire e integrare correttamente il modello nell’applicazione. Ciò include la capacità di gestire i dati del mondo reale, nonché l’implementazione di misure di sicurezza e privacy adeguate.
Prompt engineering, all’orizzonte una nuova conoscenza…
Si badi bene: l’immaginario collettivo vede un campo del genere come quello dello “scrivano” ottocentesco, che aiutava gli analfabeti a vergare lettere e leggere documenti. Professionisti capaci di “parlare” bene con una macchina, per farle realizzare un contenuto, un’immagine grafica o altro nell’esatto modo in cui viene progettata. In un certo senso è anche questo, ma non è solo questo. Il resto è altrove, ed è proiettato verso il futuro.
Un futuro nel quale non ci saranno solo strumenti “generali” di intelligenza artificiale, ma modelli verticali, molto dettagliati, che si occuperanno di singole categorie, o di singole attività commerciali.
Chatbot che faranno servizio clienti, e dovranno ricevere un addestramento specifico sui prodotti di un’azienda, i suoi valori aziendali, il tono delle risposte da dare e altre informazioni che dovranno essere fornite nel modo giusto. Per non parlare delle AI mediche, che dovranno “masticare” dati molto più sensibili. Gli scenari possibili sono davvero tanti.
… e nuove professioni
L’ingegneria dei prompt può giocare un ruolo cruciale nella formazione del futuro mercato del lavoro. Ha l’importantissimo compito di aiutare a garantire che le tecnologie di intelligenza artificiale siano progettate, addestrate e implementate in modo efficace per soddisfare le esigenze dei vari settori e delle diverse applicazioni. Senza contare il fatto che questo campo punta anche al risparmio aziendale, ottimizzando attività e processi.
Una delle conseguenze del prompt engineering sul mercato del lavoro è la creazione di nuove opportunità per professionisti con competenze specialistiche in campo di intelligenza artificiale e apprendimento automatico. Con l’aumento delle aziende che adottano tecnologie AI, la domanda di ingegneri dei prompt, data scientist e altri esperti in questi campi continuerà a crescere.
Un’altra materia che non troverete (ancora) nelle università, e che nemmeno esisteva fino a… dicembre scorso?