Sebbene viviamo in un’epoca tecnologica con macchine fotografiche e microfoni che superano le capacità umane, l’uomo non è ancora riuscito a trovare qualcosa di meglio del naso della natura. A che servirebbe la biomimetica, sennò?
D’altra parte, per quanti sforzi noi facciamo l’evoluzione ha avuto un po’ più tempo a disposizione. Quanto? Beh, milioni di anni. Mica poco. Milioni di anni per perfezionare i recettori con cui gli esseri umani, gli animali e gli insetti oggi sentono gli odori. Oggi stiamo per ottenere dei progressi, con l’aiuto delle “simpatiche” locuste.
Un robot che sente gli odori
Gli scienziati dell’Università di Tel Aviv hanno recentemente creato un robot con una sensibilità olfattiva 10.000 volte superiore rispetto ai dispositivi elettronici specializzati, come riportato in uno studio pubblicato sulla rivista Biosensor and Bioelectronics (che vi linko qui). Questo robot appena creato è in grado di identificare una vasta gamma di odori.
I ricercatori hanno creato un robot bio-ibrido (in sintesi: un cyborg) dotato di antenne prese direttamente dalle locuste del deserto. Queste antenne sono collegate a un sistema elettronico in grado di misurare la quantità di segnale elettrico prodotto quando rilevano un odore. Il team ha poi associato il robot a un algoritmo che è stato addestrato a riconoscere gli odori in base al segnale in uscita. Con questo sistema, il robot è riuscito a distinguere in modo affidabile tra otto odori “puri” tra cui geranio, limone e marzapane, e due miscele di odori diversi. In futuro questo robot potrebbe essere utilizzato per rilevare droghe ed esplosivi.
Locuste robot, non è la prima volta
La ricerca dell’Università di Tel Aviv presenta il robot come una “prima volta scientifica”. Si e no: lo scorso giugno i ricercatori della Michigan State University hanno pubblicato una ricerca che descrive in dettaglio come utilizzare locuste modificate chirurgicamente per individuare le cellule tumorali. E prima ancora (ne abbiamo parlato qui), gli scienziati hanno anche tentato di trasformare le locuste in cyborg capaci di rilevare esplosivi. Dopo millenni di danni ai raccolti, questi parassiti potrebbero finalmente rendersi utili.
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