E se ci fossero turbine eoliche giganti, grandi come grattacieli e con pale flessibili come palme, in grado di produrre fino a 50 MW di energia? Secondo uno studio (su prototipi in scala ridotta) sarà possibile realizzarle. Uno solo di questi impianti sarebbe sufficiente a fornire energia a circa 15.000 abitazioni. Attualmente l’altezza di una turbina si ferma a circa 300 metri (più o meno come la Torre Eiffel) ed arriva a generare fino a 15 MW di potenza. Turbine più grandi produrrebbero molta più energia a costi minori, ma realizzarle non è semplice: le pale più lunghe possono piegarsi sotto i forti venti e rischiare di colpire la torre.
Eric Loth, dell’Università della Virginia, spiega che sarebbe molto difficile. Anzi, di più: “A dire il vero, non credo sia attualmente possibile”. E in futuro?
Loth e il suo team hanno trovato un modo per aggirare il problema. Il loro approccio non comprende tre pale rigide nella direzione del vento, ma due pale da 250 metri montate sottovento, sull’altro di una torre alta 300 metri: in sintesi, un’altezza complessiva di 550 metri (più della Freedom Tower, che a New York ha sostituito le Torri Gemelle). Qual è il principio di queste torri giganti? Invece di lottare contro il vento, queste pale pieghevoli si adattano come le fronde di una palma durante un uragano. “L’idea è di seguire il flusso invece di combatterlo”, dice Loth. “Durante un uragano, le fronde di una palma possono piegarsi per seguire la corrente, perfino il tronco può piegarsi fino a toccare il suolo”.
E funziona? In scala sembra proprio di si. Il National Renewable Energy Laboratory degli Stati Uniti in Colorado ha installato un prototipo con due pale eoliche da 20 metri, che è stato in funzione fino al luglio scorso 2022. Il team di Loth sta attualmente analizzando i dati di questo progetto (la turbina è stata in funzione per due anni). Secondo il team, la fattibilità tecnica di turbine giganti è buona, e sembra che il design possa essere facilmente ampliato con successo.
Turbine eoliche giganti, andiamoci piano
Per realizzare il suo progetto di turbine giganti da 50 MW, Loth ha bisogno di un’azienda con molti fondi. Moltissimi. “Ci vorrà circa 1 miliardo di dollari per costruire un prototipo a grandezza naturale”, afferma lo scienziato. Ma è convinto che, una volta verificati i risultati, i produttori di turbine saranno interessati all’idea.
Come potete immaginare, tuttavia, nell’ambiente non tutti concordano. Gerard van Bussel della Delft University of Technology, ad esempio, sostiene che cambiare radicalmente l’approccio potrebbe essere un rischio troppo grande. Gli fa eco Richard Cochrane dell’Università di Exeter. Il ricercatore afferma che, se vogliamo che queste turbine giganti diventino realtà, serve un cambiamento radicale nella tecnologia. Tanto per cominciare, le più grandi navi in grado di installare turbine raggiungono solo 336 metri di lunghezza. Non abbiamo nemmeno gru e porti abbastanza grandi per gestire cose così giganti.
Per me ci vorranno almeno 20 anni, e questa “corsa” alle dimensioni giganti potrebbe distrarre dal vero obiettivo: la scalabilità dei sistemi attuali, che sono più che validi. Vanno piuttosto studiati metodi per installare più turbine offshore, migliorare la distribuzione e la conservazione dell’energia prodotta e altri sistemi. Per le manie di grandezza c’è tempo.