Come va con le rate dell’auto? Bene? Lo spero, perché Ford ha appena presentato un brevetto che potrebbe mettere parecchia pressione addosso a chi non paga con puntualità. Il documento di brevetto, intitolato “Systems and Methods to Repossess a Vehicle” (ve lo linko qui) era in cantiere da un po’, ed è stato pubblicato ufficialmente il 23 febbraio scorso.
In cosa consiste?
Il brevetto descrive diversi metodi, come dire, deterrenti. Il documento, abbastanza inquietante, illustra un sistema in grado di disabilitare specifiche funzionalità dei veicoli dotati di connessione dati, compresi motore e aria condizionata.
In pratica, questo sistema potrebbe essere utilizzato per impedire l’uso del veicolo da parte del proprietario in caso di mancato pagamento o per consentire il recupero del veicolo da parte di un carro attrezzi.
Se facciamo il paio con le future capacità di guida autonoma o semi-autonoma, il brevetto mette i brividi: il sistema potrebbe spostare il veicolo in modo autonomo da un punto all’altro, anche se il proprietario non è d’accordo.
L’auto che si pignora da sola
Posto che la presentazione di un brevetto non significa necessariamente che il sistema verrà effettivamente implementato (potrebbe essere solo una mossa per proteggere l’idea) la cosa fa riflettere.
Ford non aggiunge “pezze d’appoggio” legali a supporto della sua idea, ma fornisce comunque diversi dettagli sul sistema ideato. C’è perfino un “computer per il pignoramento”, una specie di scatola nera da installare sulle auto del futuro per far funzionare il sistema senza problemi. Cito direttamente dal brevetto.
In alcuni casi, il veicolo può essere semi-autonomo e il sistema di pignoramento può cooperare con il computer del veicolo semi-autonomo per spostare autonomamente il veicolo da un primo punto a un secondo punto più conveniente per un carro attrezzi. […] In altri casi, il veicolo può essere autonomo e il sistema di pignoramento può cooperare con il computer del veicolo per spostare autonomamente il veicolo dalla sede del proprietario a un luogo come, ad esempio, la sede dell’agenzia di pignoramento, dell’istituto di credito o qualsiasi altro luogo prestabilito.
Dal brevetto alla realtà
Ora è il pubblicitario che vi parla. E vi dice che tra i principi che ispirano le scelte d’acquisto, perfino ai tempi della “subscription economy”, è il senso di possesso.
Non so quanto gli acquisti possano giovarsi della percezione che alla prima difficoltà (o seconda, conta relativamente) un’auto può tornarsene da sola all’azienda che ce l’ha venduta. Per questo non sappiamo ancora se vedremo mai questo sistema sulle strade, in un mondo che potrebbe scegliere altre forme di trasporto. E va sottolineato anche il fatto che Ford sia la prima azienda che introduce il tema.
All’orizzonte, una “crisi dei subprime” a quattro ruote? Qualche capoccione immagina che ampie fasce di popolazione avranno problemi a far quadrare i conti? O al contrario realizza che sono stati venduti troppi veicoli con formule di pagamento “allegre”? Ovviamente non ne ho idea.
Qualche dettaglio in più
Il brevetto descrive, come detto, le fasi progressive del “pignoramento 2.0”: le auto potrebbero iniziare a perdere funzionalità gradualmente, fornendo avvisi al “proprietario” per sollecitare il pagamento. Avvisi da ignorare “a proprio rischio e pericolo”.
Inizialmente le funzioni perse sarebbero solo piccoli inconvenienti. Il cruise control, i comandi automatici dei finestrini e dei sedili, alcuni componenti del sistema di infotainment come la radio e il GPS.
Nelle fasi successive, il proprietario potrebbe perdere l’accesso anche a elementi importanti come il climatizzatore e l’apertura a distanza. Ultimo stadio? Il blocco del veicolo e il controllo autonomo, che l’auto userebbe per guidarsi da sola tra le braccia del pignoratore.
Una via di mezzo tra Black Mirror e un abbonamento alla pay-tv. Brocker, ma come è possibile che tu non ci abbia pensato?
Brevetto horror
Non c’è nulla di peggio dell’immagine di un’auto che si ferma in mezzo alla strada perché il proprietario non ha pagato l’ultima rata del finanziamento: l’uso di tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale e la guida autonoma può comportare delle implicazioni etiche e legali complesse.
Siamo solo all’inizio di una nuova era dell’industria automobilistica e a occhio e croce dovremo affrontare molti problemi delicati nei prossimi anni.