Alcuni scienziati sono riusciti a modificare geneticamente un comune batterio intestinale, trasformandolo in un vero e proprio cacciatore di tumori. Immaginate di avere degli alleati minuscoli che lavorano al vostro fianco per sconfiggere il cancro dall’interno.
I tumori e l’elusione del sistema immunitario
I tumori hanno un’incredibile capacità di sfuggire al sistema immunitario, cosa che rende difficile il loro trattamento. Come riescono a farlo? Principalmente, impedendo alle cellule immunitarie di avviare la chemotassi, ovvero quel processo grazie al quale le cellule del sistema immunitario individuano i tumori e si dirigono verso di loro per attaccarli.
La chemotassi e le chemochine
La chemotassi è guidata dalle citochine, proteine minuscole che inviano segnali ad altre cellule immunitarie. Le chemochine sono un sottogruppo di citochine che provocano la migrazione delle cellule immunitarie. Una di queste, la chemochina CXCL16, recluta i linfociti T, le cellule del sangue bianco che aiutano a combattere le infezioni e il cancro.
E. coli: un alleato sorprendente
Un gruppo di ricercatori della Columbia University guidati da Thomas Savage ha combinato l’ingegneria genetica con la conoscenza delle specie batteriche in grado di sopravvivere all’interno dei tumori. Il risultato? Un metodo per attaccare e poi distruggere i tumori “chiamando alle armi” le cellule immunitarie del nostro corpo.
Il batterio scelto per questa missione è l’Escherichia coli (E. coli), un comune abitante del nostro intestino. Gli scienziati lo hanno modificato geneticamente, dotandolo di veri e propri “superpoteri” per invadere i siti di malattia all’interno del corpo.
I risultati sui topi
Nel corso delle ricerche (pubblicate su Science Advances, vi linko tutto qui), gli scienziati hanno poi combinato l’espressione della chemochina CXCL16 con un’altra chemochina, la CCL20. La CCL20 attira linfociti e cellule dendritiche, cellule molto potenti che danno immediatamente il via alla risposta immunitaria del corpo.
Unendo le due chemochine, pertanto, gli scienziati hanno potenziato l’effetto terapeutico e rafforzando la risposta immunitaria ai tumori in un modo mai visto prima.
Gli esperimenti condotti sui topi hanno mostrato che i batteri ingegnerizzati producono una forte risposta immunitaria contro i tumori direttamente iniettati con i batteri e anche contro tumori non iniettati. Un aspetto fondamentale? I batteri non hanno avuto alcun effetto su tessuti sani.
Batteri contro i tumori: prospettive future
I ricercatori stanno continuando a perfezionare la loro tecnica per passare agli studi clinici sull’uomo: questa scoperta potrebbe rappresentare una vera rivoluzione nel trattamento dei tumori.
Merito dei nostri nuovi alleati, nevvero? Chi l’avrebbe mai detto che un giorno avremmo potuto contare sull’E. coli. Magari un giorno questo batterio diventerà davvero il nostro migliore amico nella lotta contro queste terribili malattie.