Indossare un paio di occhiali a raggi X e vedere attraverso gli oggetti? Diciamolo, è stato a lungo un sogno possibile solo nei film, nei fumetti di fantascienza e negli annunci di certe riviste. Oggi, però, gli ingegneri del MIT hanno creato un dispositivo indossabile intelligente chiamato X-AR che potrebbe rendere questa fantasia una realtà.
I ricercatori hanno annunciato le loro ultime scoperte il 27 febbraio in un nuovo studio intitolato “Augmenting Augmented Reality with Non-Line-of-Sight Perception”. Ve lo linko qui.
Di cosa si tratta?
X-AR è un visore speciale che sfrutta la realtà aumentata (AR) per permettere all’utente di vedere ciò che si nasconde dietro oggetti opachi. In pratica, il dispositivo cattura le immagini dell’ambiente circostante attraverso una telecamera e le elabora utilizzando algoritmi avanzati, in modo da “rimuovere” gli oggetti e mostrare al suo utilizzatore ciò che si trova oltre di loro.
Certo, non si tratta della classica versione di occhiali a raggi X che conosciamo dalle pellicole cinematografiche: questa tecnologia sfrutta l’RFID (identificazione a radiofrequenza) per individuare gli oggetti nascosti e mostrarli all’utente su un display.
In questo modo, l’utente può facilmente localizzare gli oggetti persi o fuori posto, il tutto grazie a questa tecnologia sviluppata dal team di ricerca del MIT.
Occhiali “a raggi X”, le possibili applicazioni
X-AR può essere impiegato in molti modi, alcuni dei quali davvero sorprendenti. Ad esempio, può aiutare gli operatori logistici a trovare e ordinare rapidamente gli oggetti in un negozio o in un magazzino. I tecnici, invece, possono usare il dispositivo per assemblare i loro prodotti: una sorta di assistente virtuale portatile.
Secondo Fadel Adib, autore senior del documento e professore associato di ingegneria elettrica e informatica al MIT, l’obiettivo è sviluppare un sistema di realtà aumentata che consenta agli utenti di “vedere cose invisibili”.
Quando è attivo, X-AR può recuperare la posizione di un oggetto precedentemente memorizzato in un database. Indossi gli occhiali “a raggi x”, selezioni da un elenco il tuo cellulare (che come sempre non trovi) e X-AR ti fa vedere dov’è nello spazio, anche se è in altre stanze. Eccovi un video.
I prossimi passi
Al momento il dispositivo necessita ancora di miglioramenti. Secondo i ricercatori del MIT, la precisione di X-AR nel trovare un oggetto entro 10 centimetri (quattro pollici) dalla sua posizione è del 96%. Ottima notizia, ma il raggio va incrementato.
Quando X-AR sarà perfezionato, ne sono sicuro, la sua tecnologia darà il via ad una nuova generazione di dispositivi indossabili altamente avanzati.
Non abbastanza da sbirciare sotto gli abiti della persona che ci piace, ovviamente.