Non ha le sembianze tipiche dello scienziato pazzo: niente camice sporco, niente capelli elettrizzati in testa. Ha 77 anni ed è un fior di fisico e professore universitario (all’Università del Connecticut). Semplicemente, non ha mai perso la speranza di realizzare il suo sogno: quello di creare una macchina del tempo.
Potevo non seguirlo? Il professor Ronald Mallett è un mito. Letteralmente. I suoi primi annunci, datati gennaio 2020, ispirarono questo post: da allora c’è qualche novità, e un timido tentativo di uscire dalla pura teoria.
La macchina del tempo: tra scienza e fantascienza
Il concetto di macchina del tempo ha sempre affascinato l’immaginario collettivo, oscillando tra il regno della fantascienza e le frontiere più audaci della fisica teorica. Se gli sforzi di Ron Mallett rappresentano un approccio scientifico al viaggio nel tempo, molti altri scienziati rimangono scettici sulla sua realizzabilità pratica.
Alcuni teorici sostengono che, anche se fosse possibile creare una macchina del tempo, potrebbero entrare in gioco meccanismi di “auto-correzione” dell’universo per prevenire paradossi temporali. Altri ancora ipotizzano che il viaggio nel tempo potrebbe essere possibile solo verso universi paralleli, evitando così conflitti con la nostra linea temporale.
Nonostante le sfide enormi, la ricerca in questo campo continua a spingere i confini della nostra comprensione dello spazio-tempo, portando spesso a scoperte inaspettate in altri campi della fisica. La macchina del tempo rimane un sogno distante, ma la sua ricerca ci spinge a esplorare i misteri più profondi dell’universo.
Luce e tempo
Per quello che ne sappiamo, il viaggio nel tempo non è possibile, almeno non in un modo coerente con il principio di causalità. In poche parole: gli eventi non possono accadere prima delle loro cause, e questo è un principio fondamentale della fisica.
Eppure, lo sapete, alcune teorie lasciano ancora aperta questa possibilità. La stessa teoria della relatività generale, ad esempio, o tutta la letteratura scientifica sui wormhole. Tutti studi che al momento, però, richiedono condizioni che non possiamo raggiungere con la nostra attuale tecnologia.
Ron Mallett però non si persuade. Dice di aver trovato una possibile soluzione al problema della creazione di loop temporali. Come? Attraverso la creazione di un buco nero artificiale.
Come funziona la “macchina del tempo” di Mallett?
Il principio generale è semplice da illustrare: un anello laser rotante piega il tempo e permette di viaggiare nel passato. E detta così, mancano solo la Delorean e i libici.
In sostanza, però, è proprio questo il punto di partenza. Il prototipo creato da Mallett e messo in funzione 4 anni orsono emette un raggio di luce in rotazione continua, generando un campo gravitazionale che, dice il fisico, potrebbe portare a loop temporali e potenzialmente alla capacità di viaggiare nel passato.
“La luce può creare la gravità,” dice Mallett. “E se la gravità può influenzare il tempo, allora anche la luce stessa può farlo”.
Spiegato facile
Immaginate di avere una tazzina di caffè davanti a voi. Prendete un cucchiaino e iniziate a mescolarlo. Vedete il caffè muoversi in cerchio? È più o meno quello che succede in un buco nero rotante!
Secondo la teoria della relatività di Einstein, spazio e tempo sono strettamente correlati tra di loro: pertanto, quando un buco nero ruota, crea una torsione nello spazio-tempo che può influenzare il movimento della materia circostante.
Si, ma la macchina del tempo? Quando si va a vedere che si dice a Hill Valley?
Immagino che per questo ci voglia… tempo, per l’appunto. “I fratelli Wright non hanno costruito un Boeing”, dice il fisico. Come dargli torto. E prima ancora, hanno costruito una galleria del vento, per studiare il fenomeno della portanza.
Il suo prototipo, in sintesi, è “preparatorio”. E Mallett crede che prima o poi funzionerà. Quando succederà, dice, sarà possibile tornare indietro nel tempo solo fino alla prima accensione della macchina.
Certo, non sarebbe comunque male: potremmo andare a portare gli antivirali ad un mondo che sta per subire l’impatto di una pandemia catastrofica.
Ron, non arrenderti. Continuo a fare il tifo per te!