La scienza non si ferma mai, lo sapete. Viaggia accompagnando l’uomo nella sua evoluzione, e ci porta continue soprese: come nostra diretta attitudine, però, alcune di loro possono essere pericolose, e avere effetti negativi sull’umanità.
Questo dato di fatto, ovviamente, non deve essere un pretesto per smettere di fare scoperte: piuttosto, per lavorare sempre di più sul piano etico. Perchè non esiste una teoria o una scoperta scientifica, anche molto positiva, che non possa avere dei risvolti terribili se sfruttata con intenti malevoli. Ecco 5 teorie scientifiche tra le più pericolose della storia, per le quali occorre sempre avere un occhio di riguardo (e un po’ di timore).
Einstein: andava tutto bene fino all’atomica
L’equazione più famosa di Albert Einstein è forse l’unica formula di questo tipo passata alla storia anche come “fenomeno pop”. Tutti la ricordano. Essa stessa è un’icona: E=mc2 rappresenta una delle principali colonne della conoscenza umana nel mondo della fisica. Tuttavia, ha anche un lato oscuro. L’equazione mostra che la massa viene moltiplicata per il quadrato della velocità della luce, ‘c’. Questo significa che anche una piccola quantità di massa può generare energia sufficiente per distruggere un’intera città. La creazione della bomba atomica è stato un esempio drammatico dell’uso errato di questa teoria e della sua potenza distruttiva.
La frenologia: valutare le capacità mentali, o provare a prevaricarle?
La frenologia, sviluppata da Franz Joseph Gall nel 1800, aveva lo scopo di valutare la condizione psicologica e le capacità mentali di una persona attraverso l’osservazione della forma del cranio. La teoria sostiene che il cranio umano si sia evoluto per ospitare e proteggere le diverse parti del cervello, ognuna responsabile di una funzione specifica. Ebbene, questa teoria è stata utilizzata in passato per esaltare idee pericolose: prima fra tutte, quelle di Charles Caldwell che puntavano a giustificare il mantenimento della schiavitù, con la pretesa che le popolazioni africane avessero differenze sostanziali con le altre. Questo dimostra la potenziale influenza di una teoria scientifica “dirottata” sulla mente delle persone.
Eugenetica: le pericolose tentazioni di “perfezionamento razziale”
Nelle sue formulazioni più radicali, l’eugenetica sostiene che alcuni tratti genetici dovrebbero essere promossi attraverso la selezione artificiale, con lo scopo di conservare e perpetrare gli “elementi desiderabili” rispetto ad altri, invece, da abbandonare. Questa teoria è stata usata dal nazismo in Germania, durante la Seconda Guerra Mondiale, per giustificare l’eliminazione degli “indesiderabili”, portando alla morte (diretta e indiretta) di un numero incalcolabile di persone. Solo la pratica della sterilizzazione forzata, per darvi un’idea, fu stata estesa a più di 400.000 vittime.
Cambiamenti climatici: l’insidia di oggi e di domani
I cambiamenti climatici sono un tema molto attuale e discusso in tutto il mondo. E non da oggi: da un secolo e mezzo.Tuttavia, molti ancora negano quella che ai più appare un’evidenza: l’attività umana sta causando un cambiamento climatico rapido e irreversibile. Gli effetti dei cambiamenti climatici sono già visibili: i ghiacciai si stanno sciogliendo più velocemente che mai, la primavera arriva sempre prima, ci sono sempre più inondazioni e terremoti in tutto il mondo, le piante e gli animali migrano verso altitudini più estreme per sopravvivere. Il nostro inquinamento sta distruggendo il pianeta. Eppure, teorie come quella dei “cicli millenari solari” mettono in discussione, o tendono a sminuire il ruolo dell’uomo. Lungi dall’esserci un aperto e sereno dibattito basato sul confronto dei dati, la querelle sul clima rischia di diventare uno sterile scontro ideologico mentre il futuro dell’umanità frana.
Alieni: li vorremmo o no tra noi? Teorie di Drake e paradosso di Fermi: le relazioni pericolose
L’esistenza degli extraterrestri è stata oggetto di molte teorie e ipotesi, e ultimamente l’indagine su questi fenomeni è cresciuta molto. Fino ad oggi, però, non ci sono prove concrete a supporto della loro esistenza. La teoria di Drake, sviluppata nel 1961, cerca di fare una stima approssimativa del numero di civiltà aliene presenti nella Via Lattea: e ce ne sarebbero tantissime. Il paradosso di Fermi, pubblicato 14 anni dopo (nel 1975), sfida l’intera argomentazione con una dichiarazione semplice: “Se esistessero, sarebbero già qui”. Ma dobbiamo essere contenti o prudenti, nell’eventualità? A proposito di teorie pericolose, quelle sul “salto in avanti” che potrebbe derivarci dall’incontro con una civiltà molto più avanzata della nostra. Certo, potrebbe essere. Citofonare Hawking.