C’è una bellissima invenzione che sta emergendo in India, e non è l’ennesimo gadget tecnologico di dubbia utilità. Si chiama Ulta Chaata, ed è una sorta di ombrello rovesciato che raccoglie l’acqua piovana e la trasforma in acqua potabile, con un bonus: produce anche energia elettrica grazie ai pannelli solari. L’uovo di Colombo, dico bene?
Per diffondere l’idea, Priya e Samit Choksi, marito e moglie con la passione per la natura e l’ambiente, hanno fondato la start-up Thinkphi. Il loro obiettivo? Creare prodotti che favoriscano un uso intelligente delle risorse naturali. E Ulta Chaata è il primo prodotto che hanno brevettato.
Un ombrello per l’acqua e il sole
Un grosso ombrello rovesciato alto 4 metri, lungo 4 metri, largo 4 metri. Stop. Quando piove, l’acqua viene raccolta e convogliata verso un sistema di filtraggio presente nel terreno. Il filtraggio a carbone attivo rende l’acqua potabile e conforme agli standard dell’OMS. Un solo Ulta Chaata può raccogliere circa 100.000 litri di acqua all’anno!
E la ciliegina sulla torta? I pannelli solari che coprono l’ombrellone producono energia elettrica che permette di trasformare l’acqua piovana in acqua potabile.
Incredibile che non sia ovunque
Troppo semplice e bella per essere vera? Niente affatto. L’invenzione non solo è vera, ma ha già fatto la sua comparsa. L’incredibile impegno di Thinkphi (frenato solo dalla pandemia) ha prodotto l’installazione di ben 200 Ulta Chaata dal 2018 ad oggi. Perfino la pensilina di una stazione ferroviaria!
Chiaro, rispetto alla popolazione Indiana è come dire il nulla. Eppure, questo “ombrello” ha recuperato quasi 50 milioni di litri di acqua all’anno e generato 337.500 kWh di energia.
Non è chiaro come potrà progredire questa startup nei prossimi anni, ma una cosa è certa: l’Ulta Chaata è un’idea brillante che nel suo piccolo potrebbe cambiare la vita di molte persone.