Sono passati quasi vent’anni dai primi dispositivi e-paper. Da allora, per la verità un po’ in sordina, la tecnologia si è migliorata costantemente, passando anche dal bianco e nero al colore. E ora?
E Ink ha appena svelato dettagli interessanti sui suoi nuovi pannelli e-paper a colori, Spectra 6: e l’impressione è quella di una resa dei conti sempre più vicina con i “tradizionali” schermi LCD.
Coi colori ci siamo
L’e-paper a colori esiste da un po’ di tempo, ma le prime versioni erano limitate nella gamma di colori. Per questo venivano utilizzate soprattutto per immagini statiche e cartellonistica.
I progressi ora consentono all’e-paper di avere sempre più colori: i nuovi pannelli Kaleido 3 e Gallery 3 erano ormai capaci di mostrare rispettivamente 4.096 e 50.000 sfumature diverse. Il nuovo Spectra 6 appena presentato detronizzerà anche queste specifiche.
Cosa frena allora un’invasione di e-paper? Fino ad oggi il refreshing: immagini stupende, ma ci mettono dai 10 ai 20 secondi per aggiornarsi. Questo, però, non li rende inutili, anzi: non saranno ancora pronti per gli e-reader, ma sono maturi per un altro compito.
Gli e-paper rivoluzioneranno la cartellonistica?
Alla cartellonistica statica non importa quanto tempo serve ad aggiornare un’immagine, poiché non avviene frequentemente. Per questo, aspettatevi l’addio ai vecchi manifesti e alle vecchie locandine (uno degli ultimi baluardi che tengono a galla le tipografie ancora aperte).
Gli schermi stradali in e-paper ci mostreranno immagini grandi dei metri, con la qualità di uno schermo e l’opportunità di non sprecare più carta per la stampa. Aggiungete gli “attacchini” ai mestieri che non esisteranno più nel 2040, anzi prima.
Decisamente un bel vedere, in attesa che i prossimi progressi portino l’e-paper anche nelle case, con schermi che consumino molto meno (affaticando meno anche la vista).