Dovete sapere una cosa: non siete gli unici ad avere un problema con la frutta che si guasta troppo in fretta. Sembra un complotto, non trovate? Uno compra un cestino di fragole, lo porta a casa, lo apre e… bam! È già cibo per vermi. Un team di ricercatori thailandesi prova a risolvere il problema con un rivestimento invisibile (e commestibile) a base di cannabis.
Per essere precisi, a base di uno dei due composti chimici che fanno parte della cannabis, il cannabidiolo (CBD).
Un’innovazione… fruttuosa
Nel corso degli anni, i nostri valorosi scienziati hanno cercato di dare ai frutti e ad altri cibi deperibili una vita più lunga, ma senza compromettere il loro valore nutrizionale o il loro gusto.
Perché la risposta potrebbe essere il CBD, la parte “innocente” della cannabis (dato che non contiene THC, l’ingrediente psicoattivo che fa sentire “stonati”)?
Beh, perché il CBD non è un composto qualsiasi. A parte i suoi potenziali benefici terapeutici nel trattamento di ansia, epilessia, dolore e altri problemi di salute. Gli studiosi della Thammasat University e dell’Istituto di Ricerca Chulabhorn in Thailandia hanno scoperto che questa sostanza mostra segni di attività antimicrobica. E hanno deciso di metterla alla prova.
Ecco come funziona il rivestimento protettivo alla cannabis
Anzitutto, il team di ricerca ha combinato il CBD con polimeri biodegradabili per creare minuscole nanoparticelle larghe solo 400 nanometri.
Queste nanoparticelle vengono poi mescolate con acqua e un additivo alimentare chiamato alginato di sodio. A quel punto si immergono i frutti che si vogliono conservare nella soluzione infusa di CBD.
Un secondo bagno in acido ascorbico e cloruro di calcio trasforma infine il rivestimento “alla cannabis” in uno strato protettivo simile a un gel.
I risultati di laboratorio
Per testare l’efficacia di questo strato protettivo, i ricercatori hanno confrontato frutta trattata e non trattata, conservandola in frigorifero per diverse settimane.
I risultati (ve li linko qui) sono sorprendenti: la frutta trattata con CBD rimane fresca molto più a lungo rispetto a quella non trattata. Non solo resiste alla decomposizione per oltre 15 giorni, ma mantiene anche un colore brillante per un periodo di tempo più lungo.
Cannabis contro gli sprechi alimentari?
Con ulteriori studi e perfezionamenti, il rivestimento al CBD potrebbe rivoluzionare il modo in cui combattiamo gli sprechi. Potrebbe essere applicato non solo a diversi tipi di frutta, ma anche a una vasta gamma di cibi deperibili soggetti a deterioramento.
Grazie a questi sforzi, potremmo presto avere accesso a frutta che rimane fresca più a lungo, garantendoci le nostre prelibatezze preferite nel loro massimo splendore.
Un vero sballo, no?