Dietro all’aspetto grigio del cemento c’è una soluzione che potrebbe migliorare sensibilmente la qualità dell’aria che respiriamo in ambienti chiusi come i tunnel stradali. Grazie al genio dei ricercatori del KICT (Korea Institute of Civil Engineering and Building Technology), un nuovo tipo di cemento fotocatalitico può depurare l’aria dai pericolosi inquinanti presenti nei gas di scarico delle auto.
Il significato di fotocatalitico… In musica
Il termine “fotocatalitico” deriva da due parole: “foto”, che significa luce, e “catalitico”, che si riferisce a un processo che facilita una reazione chimica. Un materiale “fotocatalitico”, quindi, è un materiale che, quando esposto alla luce, facilita reazioni chimiche senza essere utilizzato o consumato nel processo.
Immaginate un fotocatalizzatore come un direttore d’orchestra: non suona nessuno strumento, ma dirige tutti (le molecole inquinanti). Quando le luci si accendono (la luce colpisce il fotocatalizzatore), il direttore inizia a dirigere (cioè a facilitare le reazioni chimiche), trasformando la musica caotica (inquinanti) in una sinfonia armoniosa (sostanze innocue). E la cosa meravigliosa è che il direttore può continuare a dirigere più o meno senza stancarsi mai.
Cemento Fotocatalitico: cosa lo rende speciale?
In questo caso, il protagonista del cemento sviluppato dai ricercatori coreani è un fotocatalizzatore che, una volta attivato dalla luce, produce delle sostanze ossidanti (ROS) potenti a sufficienza per convertire i precursori di particelle fini, come l’ossido di azoto e l’ossido di zolfo, in composti innocui.
In sintesi? Abbatte il particolato fine.
A un anno dalla prima pubblicazione dei dati sperimentali (ve li linko qui) lo scorso mese, il gruppo di ricerca ha completato un test del suo cemento fotocatalitico all’interno del Tunnel Sotterraneo di Banpo, a Seul, in Corea del Sud. Nonostante l’assenza di luce naturale, una fonte di luce artificiale è stata sufficiente per consentire al processo di funzionare correttamente, riducendo del 18% i livelli di ossido di azoto nell’arco di 24 ore.
La strada è segnata
Non c’è da stupirsi se il cemento fotocatalitico, come vi scrivevo prima, suona come musica per le orecchie.
I limiti a questa tecnologia, che non è nata oggi, erano di natura tecnica ed economica, e facevano sì che il suo costo di produzione ne impedisse l’uso. Questo studio è riuscito a sviluppare una tecnologia economica per produrre fotocatalizzatori. Come? A partire dai fanghi di depurazione.
Secondo il Dr. Jong-Won Kwark, ricercatore capo del progetto, l’utilizzo di fotocatalizzatori nella costruzione potrebbe avere un impatto immediato sulla riduzione del particolato fine nel nostro ambiente.
Stiamo a vedere: certo, sarebbe un bel contrappasso se da fanghi e cemento venisse un modo per respirare aria meno inquinata.