L’agricoltura sta attraversando una rivoluzione digitale. Le tecnologie emergenti stanno trasformando il suo futuro per renderla più efficiente e sostenibile. Tra intelligenza artificiale (AI), robotica, Internet delle cose (IoT), droni, blockchain e altre tecnologie, l’agricoltura del futuro sarà molto più mirata e ottimizzata.
Non è un caso che si chiami “agricoltura di precisione”. Facciamo due passi nei trend che trasformeranno il futuro dell’agricoltura?
Agricoltura di precisione
L’ho appena menzionata, e merita il posto d’onore. L’agricoltura di precisione sarà la macro area che sfrutterà la tecnologia per migliorare l’efficienza e ridurre gli sprechi.
I sensori di nuova generazione potranno monitorare le condizioni del suolo e del clima, permettendo agli agricoltori di irrigare e fertilizzare più efficacemente e senza sprechi.
Stessa funzione per i droni, che già oggi possono monitorare le colture e rilevare malattie o parassiti: aggiungiamo per il futuro anche la possibilità di seminare, e avremo una completa rivoluzione di settore. Queste ed altre tecnologie aiuteranno gli agricoltori a prendere decisioni basate sui dati, senza lasciare nulla al caso.
Agricoltura verticale
L’agricoltura verticale è una forma di agricoltura del futuro (ma già presente) che coltiva le piante in strati verticali, spesso in strutture come grattacieli, tunnel usati o container di spedizione.
Nel mondo “fioriscono” anno dopo anno grandi centri di produzione, anche in aree urbane: a Singapore, ad esempio (all’avanguardia nel settore), ma anche in Europa, o negli Emirati Arabi.
Questa tecnologia può produrre cibo in modo più efficiente e sostenibile, riducendo la necessità di terreni agricoli e acqua. E naturalmente potrà essere praticata tutto l’anno, indipendentemente dal clima esterno.
Agricoltura idroponica e aeroponica
Agricoltura idroponica e aeroponica sono step ulteriori: puntano ad ottenere raccolti senza utilizzare nemmeno il suolo.
Nell’idroponica, le piante sono coltivate in una soluzione di acqua e nutrienti. Un esempio? Queste serre mobili Farmpod, fattorie su quattro ruote che fanno crescere piante, frutta e ortaggi durante il loro stesso trasporto.
Nell’aeroponica, le piante sono coltivate addirittura in aria, con i nutrienti nebulizzati direttamente sulle piante. Una delle serre aeroponiche più grandi al mondo si trova a Nola, in provincia di Napoli. Ha una superficie di 6.000 mq, e può fornire fino a 26 raccolti all’anno.
Queste tecniche possono risparmiare acqua (il 90% in meno), ridurre l’uso di pesticidi e produrre cibo in modo più efficiente.
Cibo coltivato
Qui entriamo in un tema enorme quanto spinoso. Eh già, perché tra le promesse contemplate dal futuro dell’agricoltura c’è il fatto che l’agricoltura si occuperà in qualche modo di coltivare anche altro.
La carne, ad esempio. Quella ottenuta con l’agricoltura cellulare è prodotta coltivando cellule animali in un laboratorio, invece di allevare e macellare animali. Questa tecnologia potrebbe ridurre l’impatto ambientale dell’allevamento di bestiame, fornire una fonte di proteine più sostenibile e evitare la sofferenza animale.
Non solo carne, comunque. Nel prossimo futuro l’agricoltura cellulare ci darà anche caffè (le prime “tazze” sono state ottenute in Finlandia). E poi ancora latticini, formaggi, pesce: il futuro sembra tutto da coltivare: ovviamente, se non presenterà profili di rischio per la salute dei consumatori e se avrà tutti i valori nutrizionali al loro posto. Sennò è cibo finto, no?
Robotica e automazione
I robot stanno diventando sempre più comuni nell’agricoltura. Possono eseguire una enorme varietà di compiti. Seminare, ad esempio. O irrigare esattamente quando serve, dove serve e quanto basta.
Più di tutto, comunque, nel prossimo futuro potrebbe trovare impiego la robotica “diserbante”, che elimina parassiti ed erbacce dannose senza fare ricorso ai pesticidi. Macchine che meticolosamente (di notte e di giorno, senza stancarsi mai) strappano a “mano” robotica la gramigna un filo alla volta, anche 100.000 all’ora, sono impareggiabili.
Nel futuro dell’agricoltura, la robotica farà la sua parte per aumentare l’efficienza, ridurre la parte più faticosa del lavoro e migliorare la sicurezza sui campi, specie nelle ore più assolate.
Intelligenza artificiale e apprendimento automatico
L’intelligenza artificiale (AI) e l’apprendimento automatico possono aiutare gli agricoltori a prendere decisioni basate sui dati.
Ad esempio, l’AI può analizzare i dati ottenuti dai sensori per prevedere il rendimento delle colture, rilevare malattie o parassiti e ottimizzare l’irrigazione e la fertilizzazione. L’apprendimento automatico può migliorare la precisione di queste previsioni nel tempo.
Interessante in questo campo il lavoro di Alphabet X, il laboratorio di ricerca e sviluppo della “mamma” di Google. Il suo robot intelligente, Plant Buggy, viene testato da qualche anno sui terreni di mezza America: e diventa sempre più bravo e vicino all’impiego nel futuro dell’agricoltura.
Blockchain e futuro in agricoltura
La blockchain può migliorare la tracciabilità e la trasparenza nell’agricoltura del futuro.
Qui parliamo di filiera, signori miei. La possibilità di tracciare il percorso di un prodotto dal campo al consumatore, aiutando a prevenire frodi e a garantire la sicurezza alimentare, non ha prezzo. Senza contare che la garanzia di sicurezza in certi passaggi può facilitare le transazioni e i contratti tra agricoltori, acquirenti e fornitori di servizi.
Un caso pratico di impiego della blockchain in agricoltura è quello dell’East African Community (EAC), organizzazione intergovernativa composta da sei paesi dell’Africa orientale. L’EAC ha implementato la tecnologia blockchain per migliorare l’efficienza e la trasparenza delle sue catene di approvvigionamento agricole.
In particolare, l’EAC ha utilizzato la blockchain per tracciare e verificare l’origine dei prodotti agricoli, garantendo così che siano sicuri, di alta qualità e prodotti in modo sostenibile.
I risultati? Fantastici. La blockchain ha permesso ai consumatori di verificare l’origine dei prodotti, aumentando la fiducia nei prodotti agricoli dell’EAC. Ha permesso di ridurre i costi e i tempi di transazione, migliorando l’efficienza delle sue catene di approvvigionamento e portando a una maggiore competitività dei prodotti agricoli dell’EAC sui mercati internazionali.
La blockchain ha anche facilitato l’accesso al credito per i piccoli agricoltori dell’EAC, poiché le informazioni possono essere usate per dimostrare la solvibilità e la affidabilità dei produttori.
In altri termini? Con la blockchain in agricoltura vincono tutti: contadini, aziende e consumatori.
Futuro e Agricoltura? Internet delle cose (IoT)
L’Internet delle cose (IoT), lo sapete, collega dispositivi fisici a Internet permettendo loro di raccogliere e scambiare dati. Nel futuro dell’agricoltura, anche l’IoT può essere usato per monitorare le condizioni del suolo e del clima, tracciare il bestiame (nelle aree dove viene ancora impiegato per operazioni agricole), ottimizzare l’irrigazione e molto altro.
Una serra in Ecuador, l’ “Invernadero Alexander”, ha fatto da pioniera nel settore. Questo progetto ha usato due sistemi operativi IoT open source, FreeRTOS e RIOT, e li ha uniti a un modulo ESP32, un microcomputer Raspberry Pi 3 e sensori di umidità e temperatura per automatizzare i processi di coltivazione e misurare l’umidità del suolo in tempo reale. Risultato? Prodotti di qualità superiore e clienti soddisfatti.
Non solo: l’IoT ha permesso all’invernadero di pianificare i tempi di esecuzione e le attività concorrenti, migliorando tutta l’efficienza del processo di coltivazione.
In sintesi: al di là del nostro approccio “aumentato” dalla tecnologia, gli stessi dispositivi “si parleranno” tra loro per darci una mano. Con un occhio particolare alla produzione vinicola e in generale a tutte le colture che hanno bisogno di un controllo molto attento a diversi parametri.
Genomica e biotecnologia
Anche qui ci avventuriamo in un territorio sensibile, ma genomica e biotecnologia stanno facendo enormi passi per aiutare a migliorare le colture e il bestiame.
Nel presente e nel futuro dell’agricoltura, tecniche di editing genetico come CRISPR possono creare piante resistenti a malattie, parassiti, condizioni climatiche estreme. O colture più “generose”, che garantiscono raccolti migliori. Oppure addirittura piante dalle proprietà medicinali (come questo speciale pomodoro viola).
Serve naturalmente procedere con attenzione, e valutare con prudenza i possibili rischi per la salute.
Non c’è futuro in Agricoltura senza energie rinnovabili
Ultimo ma non ultimo degli “alfieri del futuro in agricoltura” è l’apporto delle energie rinnovabili, che può aiutare l’agricoltura a correggere e mitigare il suo peggior “difetto”: l’impatto ambientale.
Ad esempio, i pannelli solari possono fornire energia per l’irrigazione, l’illuminazione e altre operazioni agricole. Le turbine eoliche possono generare energia per le fattorie in aree ventose. I pannelli solari possono dare impulso alle colture in serra, e perfino vitalità ai pascoli per le pecore. Ancora, i rifiuti agricoli possono essere convertiti in biogas, una fonte di energia.
Agricoltura del futuro, per concludere
Dalle piante che crescono in aria alla carne che si materializza in laboratorio, passando per i robot che zappano i campi e le blockchain che tracciano ogni granello di riso, il futuro dell’agricoltura sembra più vicino a un episodio di Star Strek che alla realtà che conosciamo.
Non preoccupatevi, però. Non dovremo imparare a parlare klingon o a combattere con le spade laser: dovremo solo abituarci all’idea che l’insalata potrebbe venire da un grattacielo, la bistecca dal laboratorio dietro l’angolo e che il nostro contadino di fiducia potrebbe essere un robot con un diploma in intelligenza artificiale.
E se tutto questo vi sembra troppo strano, ricordatevi che un tempo la gente era convinta che la Terra fosse piatta e che si potesse cadere giù se si navigava troppo lontano. Quindi, preparatevi: l’agricoltura del futuro sarà un viaggio incredibile, pieno di sorprese.