Il mondo si sforza sempre di più di trovare alternative sostenibili ai combustibili fossili: ogni nuova scoperta nel campo delle energie rinnovabili potrebbe un passo avanti verso un futuro più verde. E quando pensiamo all’energia rinnovabile, ci vengono subito in mente il sole e il vento. Ma chi avrebbe mai pensato alla pioggia?
Sì, le stesse gocce che spesso malediciamo per aver rovinato la nostra passeggiata all’aperto e senza ombrello (a me mancano, onestamente) potrebbero essere la chiave per alimentare le nostre città in futuro.
La scienza dietro le gocce
Ogni goccia di pioggia che cade dal cielo è una piccola capsula di energia. Questa energia, se catturata e convertita correttamente, può essere utilizzata per alimentare tutto, dalle nostre case ai nostri dispositivi.
Ma come? Chiedetelo ai ricercatori della Tsinghua University. Hanno sviluppato un metodo per catturare l’energia cinetica delle gocce di pioggia e convertirla in elettricità utilizzabile. Lo studio, pubblicato su iEnergy, ve lo linko qui.
Dai pannelli solari alla pioggia monsonica
I pannelli solari, lo sapete, catturano l’energia del sole e la convertono in elettricità. I ricercatori cinesi hanno adottato un approccio simile, ma invece di sfruttare la luce del sole hanno deciso di sfruttare la potenza delle gocce di pioggia.
Usando una disposizione di pannelli simile a quella delle celle solari, Zong Li e il suo team sono stati in grado di superare i problemi che i nano generatori triboelettrici detti D-TENG avevano nella generazione di elettricità da pioggia. Messi insieme diversi gruppi di questi piccoli generatori, infatti, l’energia finiva per dissiparsi irrimediabilmente.
E ora?
I ricercatori hanno utilizzato generatori a ponte con sub-elettrodi di diverse dimensioni e pannelli di vario spessore per verificare l’impatto sulla perdita di potenza. I pannelli D-TENG costruiti con generatori a ponte sono risultati indipendenti l’uno dall’altro, il che significa che è stato possibile ridurre la perdita di potenza involontaria.
“La potenza di picco dei generatori a ponte è quasi cinque volte superiore a quella dell’energia convenzionale delle gocce di pioggia di grandi dimensioni, raggiungendo i 200 watt per metro quadrato, il che dimostra pienamente i suoi vantaggi nella raccolta di energia dalle gocce di pioggia di grandi dimensioni”, ha dichiarato Li nel comunicato stampa.
E non stanno parlando di piccole quantità. Stanno parlando di abbastanza energia da alimentare interi edifici. Ora, potreste pensare: “Va bene, ma quanta pioggia serve per generare una quantità significativa di elettricità?”
La risposta potrebbe sorprendervi: anche una piccola pioggia può generare una quantità sorprendente di energia. E in luoghi dove la pioggia è abbondante, il potenziale è enorme. Immaginate di poter alimentare una città intera con l’energia generata dalla sua stagione delle piogge. Immagino che in Cina l’idea sia venuta proprio in questi termini.
Verso un futuro di pioggia “luminosa”
Scoperte come questa mi danno speranza. La pioggia, che una volta era vista solo come una benedizione per i raccolti, potrebbe presto diventare una benedizione per le nostre reti elettriche.
Più ci guardiamo intorno e più ci sembra logico, perfettamente ovvio che l’energia è ovunque, dobbiamo solo imparare a raccoglierla sempre meglio: nel nostro futuro l’energia rinnovabile sarà la norma. Potremo guardare al cielo non solo per il sole, ma anche per le nuvole cariche di pioggia, con rinnovato ottimismo.