Il tempo, da sempre, è un tiranno che non perdona. Un giorno potrebbe non essere più così. Un team di scienziati di Harvard (e non solo) ci gira intorno da anni, e ora ha annunciato una scoperta che potrebbe cambiare la nostra percezione dell’invecchiamento. I ricercatori hanno identificato sei “cocktail chimici” che, a quanto pare, possono riportare le cellule umane e di topo a una versione più giovane di loro stesse, e di fatto invertire l’invecchiamento di “diversi anni”.
Un cocktail per l’eterna giovinezza
Come funzionano esattamente questi cocktail chimici che per Harvard potranno essere in grado di invertire l’invecchiamento? Secondo gli scienziati, agiscono su un livello molecolare influenzando l’espressione dei geni nelle cellule. In particolare, sembra che possano ‘riaccendere’ certi geni che normalmente diventano meno attivi con l’età, riportando le cellule a uno stato più giovane e vitale.
Ognuno di questi cocktail è una miscela che contiene dai 5 ai 7 agenti, molti dei quali sono già noti singolarmente per il trattamento di altri disturbi mentali e fisici. La vera notizia, naturalmente, è il fatto che miscelati insieme questi agenti possono essere la chiave per fermare e persino invertire il processo di invecchiamento.
Si comincia nel 2024
L’annuncio è del Dr. David Sinclair (seguiamo da qualche anno le sue ricerche e le sue dichiarazioni sul tema). Biologo molecolare presso la Harvard Medical School e co-autore dello studio che vi linko qui, Sinclair ha dichiarato che i test umani potrebbero iniziare entro il prossimo anno. Ha condiviso la scoperta su Twitter, definendola un passo verso la “rigenerazione totale del corpo a un prezzo accessibile”.
Invertire l’invecchiamento, non tutti sono convinti
Nonostante l’entusiasmo (senza dubbio contagioso) del team di ricerca, altri scienziati, tra cui uno stesso professore di Harvard, hanno predicato cautela, definendo lo studio “preliminare”. Certo, è la stessa cautela che converrebbe avere soprattutto in relazione all’accessibilità di queste cure.
Dopotutto, i precedenti tentativi di invertire l’invecchiamento erano possibili solo attraverso un metodo costoso e laborioso chiamato editing genetico. Se quel processo fosse stato commercializzato, avrebbe potuto costare milioni di euro. Sapere che un metodo molto più economico potrebbe ottenere risultati straordinari fa sorgere dubbi sulla sua diffusione di massa, più che sulla sua efficacia.
Invertire l’invecchiamento, quanto siamo vicini al traguardo?
Questa ricerca si basa su studi precedenti dei geni anti-invecchiamento. In particolare, la scoperta che l’espressione di specifici geni, chiamati fattori Yamanaka, potrebbe convertire le cellule adulte in cellule giovani. Oggi Yamanaka fa parte del “dream team” di Altos Labs, l’azienda fondata da Jeff Bezos per allungare la durata della vita umana che solo nel 2022 aveva fissato questo obiettivo entro la 20 anni.
Se le scoperte di questo studio si dimostreranno valide, potremmo essere sulla soglia di una nuova era nella lotta per invertire l’invecchiamento. Una tempistica più in linea con le previsioni di Ray Kurzweil, che “vede” l’inizio della “immortalità” umana a partire dal 2030.
Ad ogni modo, freniamo l’entusiasmo e attendiamo di sapere se queste soluzioni sono per tutti, e sono efficaci: non vorrete fare la fine di Dorian Gray, vero?