C’è un nuovo arrivato nel mondo dei social network, e si presenta con i fiocchi. Lo zampino? Quello di Mark Zuckerberg. Prima di fare (forse) a cazzotti con Elon Musk, il CEO di Meta lancia una sfida a Twitter con “Threads”, l’app già disponibile su App Store per gli utenti USA. E domani c’è il lancio ufficiale. Sapete già di cosa si tratta?
Instagram alza la posta
Momento propizio per Instagram, a quanto pare: negli ultimi giorni, Twitter ha avuto problemi tecnici che hanno scatenato l’ira degli utenti e hanno aperto la porta a competitor di ogni sorta. Oltre all’apprezzatissimo Mastodon ci siamo anche noi!) c’è una fila composta da Spill, Bluesky e Post.
Eppure, Threads potrebbe avere un vantaggio da non poco : i follower e le persone seguite su Instagram verranno trasferiti automaticamente anche nella nuova piattaforma. Niente costruzione di una community da zero, i vecchi contatti saranno tutti lí. E a parte questo?
Un altro “salotto” digitale
Threads promette di essere il luogo dove le comunità si riuniscono per discutere di tutto, dagli argomenti più caldi del momento alle tendenze di domani, speriamo senza le dinamiche tossiche cui i social ci hanno costretti (e orientati attraverso i loro algoritmi).
Sarà possibile seguire e interagire direttamente con i creator preferiti e ovviamente costruire un seguito fedele per condividere idee, opinioni e creatività con il mondo.
Nonostante l’intima connessione con Instagram, Threads sarà un’app indipendente. Dalle poche informazioni disponibili sappiamo che gli utenti potranno mettere like, commentare, ripubblicare e condividere i post. Funzioni “a specchio” rispetto a Facebook, del quale al momento Threads sembra la copia “leggera”. C’è perfino la stessa possibilità di scegliere chi potrà rispondere ai propri post: tutti, solo le persone seguite, o soltanto quelle menzionate nel post.
Threads: non proprio un colpo di scena
L’annuncio di Threads non ha colto nessuno di sorpresa. Noi stessi vi abbiamo parlato delle intenzioni di Meta, e lo abbiamo fatto fin dallo scorso marzo, quando i rumors hanno iniziato ad essere percepibili. I preparativi iniziati mesi fa sono nati a partire proprio dalla buona affermazione di Mastodon: e come il social del Mammut, anche Threads sarà “decentralizzato”, anche se accostare le parole “Zuckerberg” e “decentralizzato” fa francamente uno strano effetto.
Meta ha avuto alti e bassi con le sue “app collaterali”, e molti prodotti sono stati ritirati. Threads sembra il tentativo (con una ottima tempistica, devo dire) per pugnalare a morte Twitter nel periodo più difficile dalla sua nascita. Ora sta agli utenti decidere se vogliono affidare a Meta un’altra fetta della loro esperienza sui social media.
Sarà un successo o una meteora? Questa è una domanda alla quale potremo rispondere a partire da domani: le botte iniziano adesso, e Twitter farà bene a tenersi stretta la corona.