Nell’ambito della tecnologia dei codici a barre, il QR code ha rappresentato una vera e propria rivoluzione, offrendo un modo rapido e efficiente per immagazzinare e recuperare informazioni. Tuttavia, la sua visibilità può rappresentare un limite in determinate applicazioni.
La ricerca avanzata del Computer Science and Artificial Intelligence Laboratory (CSAIL) del MIT ha sviluppato una tecnica innovativa che permette di creare QR code invisibili all’occhio umano, ma rilevabili attraverso specifici dispositivi (vi linko qui il paper). Non è solo questione di estetica: questa scoperta potrebbe avere implicazioni significative in vari settori, dalla sicurezza alla realtà virtuale.
La genesi dell’innovazione
Il desiderio di combinare estetica e funzionalità ha spinto i ricercatori del MIT’s CSAIL a cercare soluzioni alternative ai tradizionali QR code visibili. La chiave di questa ricerca è in un particolare filamento fluorescente. Questo materiale, quando esposto a una specifica lunghezza d’onda di luce infrarossa, emette una fluorescenza, rendendo il codice rilevabile da dispositivi specializzati.
Uno degli aspetti più affascinanti di questa innovazione è la sua applicazione nella protezione della privacy. Immaginate un sistema di sorveglianza domestica che può rilevare oggetti di valore, come una cassaforte o gioielli preziosi, senza registrare la loro immagine o compromettere la privacy degli abitanti della casa. La possibilità di rilevare solo gli oggetti fluorescenti garantisce una sicurezza discreta e rispettosa.
Un tocco di colore
I primi prototipi di questi QR code fluorescenti erano limitati al colore nero: la ricerca continua ha portato a BrightMarkers, una tecnologia che permette di incorporare il componente IR in filamenti tradizionali. Ciò significa che questi QR code possono ora essere integrati in oggetti di qualsiasi colore, ampliando ulteriormente le loro potenziali applicazioni.
Oltre alla sicurezza, un altro campo di applicazione promettente è quello delle interfacce tattili per sistemi AR. Immaginate di poter interagire con oggetti reali che hanno un QR code invisibile incorporato, offrendo ai visori di realtà aumentata un livello di interattività e realismo mai visto prima.
Qr code invisibili: prossimi sviluppi
Una delle applicazioni più curiose di questa tecnologia è la possibilità di stampare in 3D oggetti con un QR code incorporato al loro interno.
La ricerca del MIT’s CSAIL ha aperto le porte a un mondo di possibilità: da soluzioni avanzate di sicurezza a esperienze immersive in realtà virtuale, i QR code invisibili ridefiniranno ciò che è possibile. Quello che ci riserva il futuro è un po’ come loro: chi può dire cosa “illuminerà” le prossime innovazioni?