Nel laboratorio di un elegante edificio moderno di Barcellona si sta cucinando qualcosa di straordinario: niente paella, ma nuvole commestibili, ceramica di cozze e altre follie. Benvenuti nel mondo del Plat Institute, dove la tecnologia d’avanguardia incontra la passione per la gastronomia. Qui, gli ingegneri collaborano con i cuochi e i designer con gli scienziati, tutti con un obiettivo comune: ridefinire il cibo del futuro, e il futuro del cibo.
Che si tratti di sviluppare nuovi metodi di cottura per gli astronauti nello spazio o di creare piatti sostenibili qui sulla Terra, il team è sempre alla ricerca di modi per migliorare e innovare. Quali sorprese ci riserva questa sinergia? Immergetevi in un piccolo viaggio dove l’innovazione culinaria incontra la sostenibilità e la scienza.
Cibo fluttuante e nuvole commestibili
Tutto è partito dal “flying bonbon”, un dolcetto che, grazie all’elio, fluttua nell’aria. Poi è arrivato Leva, un tavolo che, con magneti, fa levitare il cibo, trasformando ogni pasto in uno spettacolo.
La novità più recente? Nuvole commestibili che galleggiano, offrendo un’esperienza culinaria unica. Ma c’è di più: stanno esplorando come utilizzare questa tecnologia per rendere le medicine più accattivanti, specialmente per chi ha difficoltà a prenderle come bambini e anziani. Il futuro del cibo è nell’aria. Letteralmente.
Il fumo che fa bene (e nutre)
Il Plat Institute ha esplorato nuovi orizzonti anche nel campo della medicina, ispirandosi all’uso tradizionale del vapore e della nebbia. I ricercatori hanno identificato il potenziale del fumo come alternativa all’ingestione per chi soffre di disfagia, offrendo al contempo un modo innovativo di consumare cibi e farmaci.
Da questa ricerca è nato Smoook, un dispositivo di vaping che non solo permette di “fumare” erbe e liquidi, ma anche probiotici, vitamine e medicine. Un passo avanti rivoluzionario che combina tradizione, innovazione e salute.
Cocktail in realtà mista: un brindisi al futuro del cibo
E se vi dicessi che i prossimi cocktail potrebbero combinare il mondo reale con quello virtuale? I cocktail in “realtà mista” del Plat Institute sono un altro esempio di come la tecnologia possa arricchire un’esperienza culinaria. Mentre si sorseggia un drink, elementi virtuali si fondono con quelli reali, creando un’esperienza multisensoriale: dopotutto, si sa, il cervello influenza la percezione del sapore.
E a fine pasto cosa resta? Ceramica di cozze
Il futuro del cibo non riguarda solo il sapore. Un esempio lampante? La ceramica di cozze. Utilizzando scarti di cibo, come conchiglie di molluschi (sulla falsariga di un cemento “marinaro”), il team ha sviluppato una ceramica innovativa e sostenibile. Questo non solo riduce i rifiuti, ma offre anche nuove possibilità nel mondo del design e della gastronomia.
Il futuro del cibo: creatività e ricerca
Nacho De Juan-Creix, CIO del Plat Institute, ha condiviso la storia del Plat Institute, la sua missione e la sua visione sul futuro del cibo.
Il Plat Institute si basa su due pilastri principali. Il primo è lo Sci-Fi Food Lab, dove il team si concentra sulla ricerca e l’innovazione, cercando il potenziale commerciale della creatività. Il secondo pilastro è l’esperienza stessa di apprendimento attraverso metodologie all’avanguardia. In sintesi: il modo di studiare un cibo con la meraviglia influenza le idee che ci spingono a cucinarlo, valorizzarlo, riutilizzarlo meglio.
L’ecosistema ideale è un “piatto” dove idee di talento e studi rigorosi si nutrono a vicenda.