In un futuro non troppo lontano, potremmo ritrovarci a camminare per le strade di una città sconosciuta senza navigatore, sentendo il nostro cappotto “sussurrarci” le direzioni attraverso leggere pressioni d’aria sul tuo corpo.
Niente suoni e immagini: un gruppo di visionari della Rice University sta scommettendo sul potere del tatto, un senso che finora abbiamo trascurato.
Il team, guidato da Barclay Jumet, brillante studente di dottorato in ingegneria meccanica, ha sviluppato un tessuto rivoluzionario che utilizza l’aria per fornire indicazioni e feedback tattili.
La magia dietro il tessuto
La tecnologia ha fatto passi da gigante nell’ultimo decennio, sovrastimolando la nostra vista e il nostro udito. Barclay Jumet e il suo team hanno notato questa lacuna e si sono chiesti: “E se potessimo comunicare attraverso il tatto in modo innovativo?”.
La risposta a questa domanda ha portato alla creazione di un “navigatore indossabile” basato su tessuti, che usa l’aria per fornire direzioni e feedback aptico.
Meno hardware, più intuizione
I dispositivi indossabili esistenti che hanno incorporato la tecnologia aptica spesso richiedono ingombranti hardware esterni per fornire segnali complessi. Questo ha limitato il loro utilizzo nella vita quotidiana.
Ma i Rice Labs di Daniel Preston e Marcia O’Malley hanno trovato una soluzione geniale. Hanno programmato segnali aptici nella struttura tessile degli indumenti utilizzando un controllo fluidico, riducendo notevolmente la necessità di hardware esterno.
Quell’approccio ha portato alla creazione di un tessuto intelligente che sfrutta l’aria per fornire direzioni e feedback aptico pneumatico, un concetto che chiamano “punti di forza”.
Oltre il navigatore
Ovviamente, non si tratta solo di trovare la strada in una città sconosciuta. Questa tecnologia ha il potenziale di aiutare oltre un miliardo di persone con perdita di vista o udito, fornendo un terzo senso di comunicazione attraverso il tatto.
E per gli altri, potrebbe arricchire vari settori dell’intrattenimento come giochi, musica, film e realtà virtuale o aumentata, incorporando il tocco aptico.
“Navigatore indossabile”, i test sul campo
Il sistema è stato testato in laboratorio con una precisione di quasi il 90% per tutti i partecipanti. Ma la vera prova è avvenuta per le strade di Houston, dove un utente è riuscito a navigare per oltre un chilometro a piedi e su uno scooter, “guidato” dal suo abito.
E ora? Lo sviluppo di questo tessuto intelligente che utilizza l’aria per fornire direzioni e feedback aptico pneumatico rappresenta un passo significativo nel campo della tecnologia indossabile.
L’approccio tessile alla creazione di dispositivi indossabili consente una rapida fabbricazione e prototipazione, accelerando la realizzazione delle idee.
Non solo potrà offrire un nuovo modo di comunicare, ma apre anche un mondo di possibilità per migliorare le nostre esperienze sensoriali.