L’energia solare, da tempo celebrata come la risposta ecologica ai problemi energetici del nostro pianeta, ha purtroppo ancora diversi punti deboli. Uno fra tutti? La sua efficienza diminuisce drasticamente in ombra. E se potessimo superare questo ostacolo? La startup americana Optivolt ha annunciato lo sviluppo di una tecnologia che può cambiare il panorama del fotovoltaico, garantendo prestazioni ottimali anche quando il sole gioca a nascondino.
Una sfida testa a testa
Il problema è chiaro: un’ombra che copre solo l’1% di un pannello solare tradizionale può ridurre la produzione energetica del 33%. E se l’ombra aumenta al 10%? Il pannello diventa praticamente inutile.
La soluzione proposta da Optivolt garantisce che l’intero pannello continui a funzionare in modo efficace anche quando è parzialmente in ombra. Come? Non ve lo aspettate: “stirando” l’ombra sull’intero pannello e simulando uno scenario di luce solare diretta, seppur leggermente attenuato. I risultati parlano da soli, secondo la startup. Pulse permette di generare fino a 25 volte più energia in condizioni di ombra reali.
Un mondo di possibilità
Pensate alle implicazioni di questa tecnologia. Ottimizzare i pannelli in ombra significa aumentare la produzione di energia sugli impianti attuali, ma anche sfruttare punti dove non li si sarebbe installati. Questo potrebbe voler dire, su scala globale, 261 terawattora di energia in più che oggi non è sfruttata. Tradotto in termini economici, è un equivalente di oltre 30 miliardi di euro all’anno dal solo fotovoltaico.
Chiaro che una tecnologia del genere possa attirare anche l’attenzione del comparto militare: uno studio condotto da Anduril Industries, ha mostrato che la tecnologia di Optivolt può alimentare dispositivi militari anche in condizioni invernali estreme. I test, sul campo, sono stati fatti sia dal Dipartimento della Sicurezza Interna degli Stati Uniti che dalle unità di prima linea ucraine, fornendo energia essenziale laddove i pannelli solari tradizionali non erano all’altezza del compito. E ora, dopo questa doverosa e triste parentesi informativa, torniamo al campo che preferiamo: quello delle applicazioni civili.
L’uscita dall’ombra
Con l’inizio delle installazioni domestiche previsto per il 2024, Optivolt si sta preparando a portare un piccolo terremoto nel mondo dell’energia solare. O quantomeno a guidarlo: a ruota arriveranno altre innovazioni solari. Altre aziende come la Singaporeana Solar AI, ad esempio, offrono pannelli solari in affitto per rendere l’energia rinnovabile accessibile a tutti. Altre ancora come l’americana Terabase Energy stanno concentrandosi sui meccanismi di produzione degli impianti, per farne più velocemente e renderli più economici e riciclabili.
Sarà essenziale sfruttare ogni raggio di sole. Non possiamo permetterci nessuna ombra sul nostro futuro.