Il Museo Egizio di Torino ospita reperti eccezionali che testimoniano le attività di un popolo incredibili. Tra questi, uno dei più antichi documenti geologici conosciuti, che ha preso proprio il nome di “Papiro di Torino”. Risale al periodo della XX dinastia dell’Antico Egitto, intorno al 1150 a.C. ed è particolarmente significativo perché è un’importante testimonianza della capacità degli antichi egizi di condurre indagini geologiche e di utilizzare queste informazioni e mappe per scopi pratici, come l’estrazione mineraria e la costruzione.
Da questa prima testimonianza conosciuta, nel tempo gli esseri umani hanno perfezionato strumenti di analisi e tipologie di tracciamento. Oggi le mappe non servono solo per orientarsi nello spazio che ci circonda oggi, ma anche nel tempo che ci attende domani.
In altre parole: con le mappe oggi prevediamo il futuro.
La visione profetica di Powell
Oltre ad essere un esploratore di fama, John Wesley Powell fu anche un visionario. La sua mappa, intitolata “Arid Region of the United States: Showing Drainage Districts”, era un mosaico di colori che rappresentava le diverse fonti di acqua dolce del “selvaggio west” amerocano. Erano ben 22 in totale: ognuna contrassegnata da un colore sulle mappe. Ognuna raccontava una storia, mostrando le variazioni di terreno, precipitazioni, fiumi e ruscelli.
Questa mappa non era solo un’autentica opera d’arte, ma un potente strumento di comunicazione. Powell voleva mostrare al Senato americano quanto fosse secca la regione occidentale rispetto all’est, e come le risorse idriche fossero limitate. Ma c’era di più: la mappa prevedeva eventi futuri, come una terribile tempesta di sabbia (poi verificatasi nel 1930) e l’inaridimento del fiume Colorado, avvenuto addirittura un secolo e mezzo dopo, nel 2023.
Se Powell fosse vivo oggi, sarebbe stupito dalla trasformazione delle mappe nel corso degli anni.
La rinascita delle mappe nel XXI secolo
Con l’avvento della tecnologia, come detto, le mappe sono diventate molto più che semplici rappresentazioni geografiche. Ora possono prevedere il futuro del nostro viaggio, mostrarci immagini radar delle tempeste in arrivo e persino aiutarci a pianificare la giornata in base alle previsioni del tempo. Le mappe, in sintesi, sono diventate lo strumento di visualizzazione dei dati per eccellenza. Ma non si tratta solo di questo: le mappe moderne hanno il potere di influenzare decisioni, politiche e persino il corso della Storia.
Negli ultimi 10 anni, in particolare, le mappe hanno acquisito nuove capacità incredibili. Oggi, chiedersi cosa può fare una mappa è di fatto chiedersi cosa può fare un satellite o un computer. Le mappe possono mostrarci il nostro mondo in modi che non avremmo mai immaginato. Possono mettere a fuoco sia i problemi che le soluzioni: ad esempio, una semplice domanda come “Dove ci sono lacune nella copertura internet a banda larga?” può ora ricevere risposta in pochi minuti grazie alle moderne tecnologie GIS. E non si tratta solo di identificare le lacune, ma di comprendere chi è svantaggiato da queste lacune e come colmarle in modo efficace.
Di cosa si tratta?
Le tecnologie GIS, o Sistemi Informativi Geografici (Geographic Information Systems), sono strumenti informatici utilizzati per catturare, immagazzinare, manipolare, analizzare, gestire e presentare dati geospaziali o geografici. Queste tecnologie permettono agli utenti di visualizzare, interrogare, analizzare e interpretare dati per comprendere relazioni, modelli e tendenze in forme visive come mappe, grafici e report.
Tra le principali caratteristiche e applicazioni delle tecnologie GIS:
Analisi Spaziale: Con GIS, è possibile eseguire analisi complesse per determinare, ad esempio, la prossimità tra diversi punti, l’area di una particolare regione o il percorso migliore tra due luoghi.
Integrazione di Dati: GIS può integrare e sovrapporre diversi set di dati su una singola mappa, permettendo agli utenti di vedere come diversi dati geospaziali si relazionano (e magari si influenzano) a vicenda.
Gestione dei Dati: GIS offre strumenti per gestire e mantenere database geospaziali, garantendo che i dati siano accurati, aggiornati e facilmente accessibili.
Predizione e Modellazione: Le tecnologie GIS possono essere utilizzate per creare modelli predittivi del futuro basati su dati geospaziali. Proprio come la mappa di John Wesley Powell, ma con incredibile precisione ed efficacia.
Le mappe del futuro
Con l’evoluzione della tecnologia, le mappe continueranno a giocare un ruolo cruciale nella nostra società. Penso al CMRA, un potente strumento di mappatura per la resilienza e l’adattamento al cambiamento climatico. Questa mappa, lanciata negli USA, può mostrare quanto sia vulnerabile qualsiasi località agli impatti del cambiamento climatico e può aiutare a prendere decisioni informate su come affrontare queste sfide.
Intelligenza e deep learning portano a mappe del traffico come quella sviluppata dal MIT in grado di prevedere gli incidenti prima ancora che si verifichino.
Ci sono anche diverse mappe “del futuro” da consultare online, se vi interessa. Eccone qualcuna:
- Leolabs: anche se la terra è piatta (giusto?) con questa mappa potete tenere traccia di tutto ciò che si trova in orbita terrestre. Link alla mappa.
- Ventusky: Queste mappe forniscono visualizzazioni in tempo reale (e previsioni) su dati meteorologici per qualsiasi località sulla Terra. Ecco il link.
- Interactive World Maps by Kaspersky: Queste mappe offrono previsioni sul futuro in un globo interattivo. Gli utenti possono scegliere un orizzonte temporale (fino al 2030, 2040 o 2050) e scoprire varie previsioni. Link alla mappa.
- Sea Level Rise and Coastal Flood Risk Maps by Climate Central: mappe interattive globali che mostrano le aree minacciate dall’innalzamento del livello del mare e dalle inondazioni costiere. Link alla mappa
- Volcano Discovery: mappe interattive che mostrano l’attività vulcanica e i terremoti in atto su tutto il pianeta. Ecco il link.
- Statsilk: un elenco di oltre 400 mappe interattive del mondo che coprono aree come salute, istruzione, droga e criminalità, economia, ambiente, genere e popolazione per tutti i paesi. Trovate tutto qui.
In sintesi
Il papiro di Torino, Powell e tutti quelli che sono seguiti hanno dimostrato che le mappe hanno il potere di cambiare il mondo. Sono strumenti pratici, ma anche aspirazionali. Ci aiutano a capire quello che c’è, ma anche a immaginare quello che potrebbe esserci.
In un mondo in continua evoluzione saranno sempre al nostro fianco, guidandoci, informandoci e ispirandoci verso un futuro migliore.