Se la Terra potesse parlare, forse ci direbbe che ha un piccolo problema di “incontinenza”. Non ridete, è una cosa seria. Un team di scienziati ha scoperto alti livelli di elio-3 su Baffin Island, un’isola nell’Arcipelago artico canadese: potrebbe essere un segnale che il nucleo terrestre ha una perdita di materiale.
Perché è importante? Questa scoperta potrebbe essere una chiave per sbloccare misteri geologici che ci sfuggono da secoli.
Il cuore della Terra potrebbe avere una perdita
Immaginate di avere una pentola a pressione che inizia a perdere vapore. Ora, immaginate che questa pentola a pressione sia il nucleo della Terra. Un team di geologi e chimici dal Woods Hole Oceanographic Institution e dal California Institute of Technology ha trovato un forte indizio collegato alla possibilità che il nucleo del nostro pianeta abbia una perdita di materiale. Si chiama Elio-3: lo conoscete? Ne abbiamo parlato in passato, in relazione alla Luna, dove sembra presente in abbondanza.
L’Elio-3 è un isotopo raro, un relitto dell’epoca in cui la Terra si stava formando. È così prezioso e raro che trovarlo in superficie è come vincere alla lotteria geologica. E il premio è la prospettiva di studiare il nucleo terrestre come mai prima d’ora.
Isola di Baffin: dove la Terra svela i suoi segreti
Lo studio di diverse colate laviche sull’Isola di Baffin, come dicevo, ha rilevato livelli di elio-3 più alti di qualsiasi altro luogo sulla Terra. Se le ricerche ci porteranno a scoprire l’origine di questa “perdita” di materiale e il suo percorso, potremmo avere accesso a segreti fino ad ora custoditi gelosamente dal centro del nostro pianeta, una vera e propria “scatola nera” delle nostre origini.
Le prove raccolte anche in studi precedenti suggeriscono che un oggetto grande un terzo delle dimensioni della Terra colpì il pianeta all’inizio della sua storia, circa 4 miliardi di anni fa, e quell’impatto avrebbe rifuso la crosta terrestre, permettendo a gran parte dell’elio di fuoriuscire. Il gas continua evidentemente a fuoriuscire ancora oggi.
Se l’Elio-3 arriva sull’Isola di Baffin dal nucleo terrestre, dicono gli scienziati, probabilmente lo stanno facendo anche altri materiali. Ci aspettano nuove strade nella geologia, nella fisica e persino nelle scienze ambientali.
Per ulteriori dettagli, potete consultare lo studio pubblicato sulla rivista Nature (ve lo linko qui).